L’operazione odierna fa il paio con quella conclusa all’inizio del 2015 denominata “mela stregata” che, sempre partendo dalla Sardegna, aveva portato sul territorio nazionale al sequestro di 16 tonnellate e mezzo di pesticidi e all’accertamento dell’immissione in consumo di oltre 90 tonnellate di tali illeciti prodotti.
CAGLIARI - Nell’ambito di indagini di polizia giudiziaria, condotte sotto la direzione della procura della Repubblica, i finanzieri del comando provinciale di Cagliari ed i funzionari dell’ispettorato centrale delle tutela della qualita’ e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari del Mipaaf hanno sequestrato 8,5 tonnellate di prodotti utilizzati in agricoltura convenzionale e biologica/biodinamica presso una societa’ di Ravenna avente depositi e punti vendita anche a Rimini e Cotignola. A finire nei guai, con conseguente provvedimento di perquisizione e sequestro, A.A. 54enne di Raevenna, rappresentante del settore agroalimentare.
«La societa’ in argomento e’ risultata stoccare e commercializzare prodotti contenenti principi attivi destinati al trattamento di derrate alimentari non conformi alla legislazione europea e nazionale vigente e altamente pericolosi per la salute pubblica», cosi spiegano le fiamme gialle. L’operazione di servizio è partita in diversi punti vendita del cagliaritano a seguito del ritrovamento dei citati prodotti, commercializzati e venduti come “estratti vegetali – consentiti in agricoltura biologica”. In una successiva fase gli accertamenti sono stati estesi nei confronti dell’azienda romagnola nei cui confronti e’ stato operato il sequestro di prodotti spacciati quali fertilizzanti per un oltre litri/kg 8.500, che venduti al dettaglio avrebbero fruttato circa 1 milione di euro e con i quali si sarebbero potuti concimare ben 9 milioni di ettari di terra. Dalle operazioni di campionatura e successiva analisi delle sostanze sequestrate, effettuate presso i laboratori di analisi dell’ispettorato repressione frodi (Icqrf) catania, e’ stata accertata la presenza di un alcaloide di origine vegetale, denominato “Matrina”.
I prodotti in argomento destinati all’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina e dall’India, non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale in quanto, esplicando un’azione neurotossica (la medesima di quella svolta dai più tossici fitofarmaci quali fosforganici, cloroderivati e carbammati) sono da considerarsi pesticidi pericolosi per la salute pubblica, gli animali e l’ambiente e non risultano approvati e registrati secondo i rigorosi criteri delle normative europee e nazionali del settore.
L’operazione odierna fa il paio con quella conclusa all’inizio del 2015 denominata “mela stregata” che, sempre partendo dalla Sardegna, aveva portato sul territorio nazionale al sequestro di 16 tonnellate e mezzo di pesticidi e all’accertamento dell’immissione in consumo di oltre 90 tonnellate di tali illeciti prodotti.
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