Arriva da Sassari l'appello. «Gli albergatori sardi che hanno partecipato si videro assegnate le somme per le ristrutturazioni dei loro alberghi già nel 2002 una volta accertati i requisiti», intervento di An che ricorda gli hotel del sassarese colpiti da queste scelte
SASSARI - Il Coordinamento Provinciale di Sassari scende in campo in difesa degli albergatori Sardi, vitime di un pasticcio da parte della Regione Sardegna, e che ora si vedono costretti, dopo diciasette anni di lungagini burocratiche, a dover restituire all'Unione Europea dei contributi ottenuti per una somma di ben 35 milioni di euro.
«Tutto è iniziato nel 1998 con la Regione Sardegna che pubblica un bando per l'assegnazione di contributi, messi a disposizione dall'Europa, per la riqualificazione di strutture ricettive. Fin qui tutto bene, se non che la Regione Sardegna, nel pubblicare il bando europeo, ha tralasciato di specificare un dettaglio fondamentale, invece sottolineato da Bruxelles: l'aiuto economico non poteva essere concesso a chi ha avviato i lavori prima di presentare domanda di contributo». Cosi il coordinatore provinciale Uccio Sanna.
«Gli albergatori sardi che hanno partecipato si videro assegnate le somme per le ristrutturazioni dei loro alberghi già nel 2002 una volta accertati i requisiti. Il particolare importante, tralasciato dalla Ras nel bando, scoperto solo in seguito, e sebbene la Regione abbia confessato le proprie responsabilità ammettendo di aver indotto le imprese in errore, la Commissione europea nel 2008 ha stabilito che quei contributi siano illegittimi e che vadano recuperati».
«Il Coordinamento provinciale di FdI-AN di Sassari, su sollecitazione dei referenti locali di Alghero Gianfranco Langella, Francesco Carboni e Roberto Canu, chiede che la Regione si prenda carico delle istanze degli albergatori, in considerazione del fatto che la maggior parte delle attività coinvolte si trovano nel territorio della Provincia di Sassari già martoriata da una profonda crisi economica, coinvolti in questo ennesimo pasticcio burocrattico».
Commenti