|
Cor
12:24
«Giovani emigrati ambasciatori d´identità»
L’evento di Alghero, dal titolo “Radici nel mondo, futuro in Sardegna”, ha riunito da due giorni oltre un centinaio di giovani provenienti da numerosi Paesi - tra cui Stati Uniti, Australia, Giappone, Argentina, Francia, Germania e Regno Unito - per un confronto sulle sfide e sulle opportunità della nuova emigrazione sarda

ALGHERO - «Essere qui oggi, davanti a voi, mi emoziona profondamente. Questo incontro è un modo per tessere un filo che unisce la Sardegna ai sardi nel mondo. Un filo che, come ci ha insegnato Maria Lai, ci lega e che lega la nostra isola al resto del mondo, proprio grazie a voi». Con queste parole la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha aperto questa mattina ad Alghero la sessione istituzionale della Convention dei Giovani Emigrati Sardi, che chiude l’evento promosso dall’Assessorato del Lavoro e organizzata dalla Consulta regionale per l’emigrazione, con la collaborazione delle Federazioni e delle associazioni dei sardi nel mondo. Presente anche il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto.
L’evento, dal titolo “Radici nel mondo, futuro in Sardegna" ha riunito da due giorni oltre un centinaio di giovani provenienti da numerosi Paesi - tra cui Stati Uniti, Australia, Giappone, Argentina, Francia, Germania e Regno Unito - per un confronto sulle sfide e sulle opportunità della nuova emigrazione sarda. «Per anni abbiamo parlato di emigrazione come di una perdita – ha detto la presidente – ma oggi dobbiamo guardarla come un valore. Chi vive fuori continua a generare cultura, competenze e connessioni. Voi siete ambasciatori della Sardegna, portate nel mondo la nostra identità e potete essere i protagonisti del suo cambiamento».
Nel corso del suo intervento, Todde ha sottolineato la necessità di trasformare l’andare via o restare in Sardegna in scelte libere, non obbligate, e di costruire una regione capace di valorizzare le esperienze di chi, pur vivendo altrove, mantiene un legame profondo con la propria terra. «Chi guarda la Sardegna da fuori la vede con occhi diversi, forse più idealizzati ma pieni d’amore. Sono questi legami – ha aggiunto – che danno forza e identità, che ci permettono di costruire insieme l’isola nuova di cui oggi vogliamo iniziare a parlare, con coraggio e visione». La giornata di chiusura della Convention, ospitata al Centro Congressi del Quarté Sayàl, ha visto anche la partecipazione dell’assessora del Lavoro Desiré Alma Manca e il confronto tra giovani e rappresentanti istituzionali nel panel “La voce dei giovani: idee e proposte per il futuro della Sardegna”. La Convention, iniziata il 22 ottobre, ha proposto tre giornate di incontri, laboratori e momenti di scambio dedicati a identità, lingua, cultura e progettazione partecipata, con l’obiettivo di rafforzare la rete dei sardi nel mondo e favorire il loro coinvolgimento nelle politiche regionali.
Commenti
|