E´ una vera e propria baraonda in casa Popolo della Libertà dopo l´ufficializzazione delle liste di Camera e Senato. I due onorevoli non accettano la candidatura
SASSARI - E' una vera e propria baraonda in casa Popolo della Libertà dopo l'ufficializzazione delle liste di Camera e Senato in corsa per le elezioni del 24 e 25 febbraio. Scoppia il caso-Sassari, capeggiato dall'ex sindaco di Alghero
Marco Tedde, che parla di «rappresentanze provinciali politiche oramai derubricate ad avamposti organizzativi di testimonianza dell’esistenza del Pdl», si accende la protesta a Nuoro, e due esponenti inizialmente in lista decidono di salutare il partito.
Testoni e Amadu fuori. Si tratta di Piero Testoni, che ha rifiutato la candidatura definita a Palazzo Grazioli in aperta polemica con il partito per la sua posizione nell'elenco della Camera, solo al sesto posto, e Tore Amadu, relegato in quarta posizione al Senato. Amadu ha parlato di insulto al territorio di Sassari, dimettendosi da tutti gli incarichi di partito e invitando gli altri dirigenti a seguirlo.
Nella foto: Tore Amadu e Piero Testoni
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