Polemiche infinite nel Popolo della Libertà sardo dopo la scelta del presidente Berlusconi sugli intoccabili. E il malumore corre sul web: critiche sull'algherese Vella
SASSARI - Popolo della Libertà in frantumi anche in Sardegna, dopo i casi Liguria, Calabria, Lazio, Campania e non solo. Così con la chiusura delle liste per le elezioni del 24 e 25 febbraio il malumore corre soprattutto sul web, dopo la conferma delle posizioni sicure per Camera e Senato: scelta che avrebbe avuto il via libera del presidente Silvio Berlusconi. Mentre nelle elezioni del 2009 il Pdl elesse nell'Isola nove deputati e quattro senatori, infatti, questa volta - stando ai sondaggi - dovrebbe portare quattro uomini a Montecitorio e al massimo due a Palazzo Madama.
In pole position alla
Camera dei Deputati saranno Mauro Pili, Salvatore Cicu, Paolo Vella, Settimo Nizzi, seguiti da Bruno Murgia e Piero Testoni (i sondaggi darebbero l'elezione però al massimo ai primi quattro). Al
Senato il capolista sarà Silvio Berlusconi, seguito da Emilio Floris, ex sindaco di Cagliari, che dovrebbe così vedere assicurata la sua elezione (si parla di uno o due seggi sicuri), poi Fedele Sanciu, Carmelo Porcu e Silvestro Ladu.
Il malumore corre sul web. Polemiche infinite per la scelta dei candidati con l'assessore regionale ex Pdl, Giorgio La Spisa (candidato nelle Liste Monti), che accusa apertamente i vertici del partito che lo ha portato in Consiglio regionale criticando pesantemente la scelta di allearsi con la Lega Nord e le modalità di scelta del Capo (Berlusconi ndr). Ma il bersaglio di furiose polemiche è anche il deputato uscente Paolo Vella, personale amico del Cavaliere, che nonostante l'assenza totale dalla scena politica isolana conquista un posto in Parlamento.
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