E´ caos per le domande. Un altro intoppo si materializza nelle pratiche per le risorse del piano di sviluppo rurale, con la misura inerente il primo insediamento in agricoltura bloccata. L’appello del capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu
CAGLIARI - Bando giovani agricoltura, è caos per le domande. Un altro intoppo si materializza nelle pratiche per le risorse del piano di sviluppo rurale, con la misura inerente il primo insediamento in agricoltura bloccata. L’accusa arriva dal capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu: «La struttura non è pronta e idonea ad affrontare le domande sulle pratiche di finanziamento europeo – esordisce l’esponente centrista – Un vero e proprio caos quello che vive oggi l’organismo regionale dell’agricoltura che si ripercuoterà sicuramente sul mondo delle campagne causando gravi danni».
Gli stanziamenti sul primo insediamento in agricoltura riguarda i giovani sino al compimento del 41esimo anno, alla pubblicazione del bando (lo scorso 5 dicembre), con scadenza fissata al prossimo 16 gennaio. «Si assiste alla confusione più totale con i progettisti, e sopratutto i giovani imprenditori, che non trovano risposte dagli uffici regionali. Non basta – continua Rubiu - Il portale Sian, che permette di caricare i dati in via informatica, non funziona. Ancora peggio, è impossibile ottenere gli applicativi e quindi non si possono trasmettere le pratiche. Una situazione che rischia di penalizzare agricoltori». Per ridurre notevolmente i disagi il rappresentante dell’Udc auspica un ulteriore proroga per la scadenza dei bandi.
«Un passaggio necessario per agevolare l’Agenzia regionale Argea nella gestione delle pratiche e pianificare meglio il lavoro – prosegue Rubiu, che sul tema ha presentato un’interrogazione urgente – così da venire incontro alle esigenze delle imprese giovanili e dei progettisti, considerando le migliaia di domande da presentare». Un appello chiaro. «Si tenga conto che la documentazione presentata consente di accedere a delle risorse con un bando a sportello, che vedrà nel giro di poche ore esauriti tutti i fondi, come ci insegnano le esperienze di altre regioni che ormai da due anni hanno aperto e chiuso il bando erogando i finanziamenti ai giovani imprenditori – conclude Rubiu – E’ dunque necessario porre fine a questo ridicolo teatrino e organizzare al meglio il sistema informatico regionale per evitare che i giovani sardi e l’agricoltura possano perdere questa tanto attesa opportunità , oltre il pericolo di dover restituire anche parzialmente i fondi comunitari del piano di sviluppo rurale».
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