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A.B.
29 aprile 2016
Paci ed Erriu incontrano i sindaci del Medio Campidano
«Unite le forze per rilanciare economia e territorio, serve una visione strategica comune», hanno dichiarato gli esponenti della Giunta Regionale

SANLURI - I Comuni devono unire le forze, fare scelte precise, elaborare un progetto di visione strategica del territorio che serva a rilanciarne l'economia ed autodeterminarsi all'interno di quanto ha stabilito la legge di riordino degli Enti Locali. La Regione Autonoma della Sardegna finanzierà i progetti validi, quelli che hanno visione di futuro e crescita economica, e rispettando un principio fondamentale: le proposte devono arrivare dai territori stessi, da chi vive quotidianamente realtà che conosce meglio di chiunque altro e non imposte dall'alto. Il messaggio della Giunta Regionale, a Sanluri, è stato portato dagli assessori della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e degli Enti Locali Cristiano Erriu, che hanno incontrato sindaci, consiglieri regionali e parlamentari della zona, per parlare di nuovo assetto dei territori, programmazione territoriale ed area di crisi del Medio Campidano.
«La parola d'ordine è unire le forze. Rispettando identità e caratteristiche di ogni singolo Comune ma unendo le forze per pensare insieme a progetti di sviluppo utili a rilanciare l'economia di un intero territorio alla luce della legge di riordino degli enti locali appena approvata - ha detto Paci - Oggi siamo qui per ascoltare le vostre proposte, le vostre richieste e le vostre idee di sviluppo del territorio. Di un intero territorio, non di singoli Comuni, e questo è il messaggio di tutta la Giunta: quando si va su una visione più strategica di sviluppo e si ragiona più sul lungo periodo, allora è importante unire le forze. Fateci le vostre proposte: se funzionano, le risorse per finanziarle ci sono. Ma è importante prima di tutto mettere insieme le vostre potenzialità: l'unico paletto che abbiamo fissato per la manifestazione d'interesse della programmazione territoriale, che resterà aperta fino a fine legislatura, è che le proposte arrivino almeno da una Unione di Comuni, che possono anche associarsi per allargare ancora di più la propria visione di crescita e sviluppo».
Durante il dibattito è stato ricordato che nel giro di un anno la Sardegna sarà riorganizzata e autodeterminata, perché il vecchio sistema delle Province non esiste più e bisogna ora ragionare per Unione di Comuni. La Giunta Regionale ha le idee molto chiare sul percorso, quello delineato dalla Legge 2, che la Sardegna deve seguire per arrivare fra un anno al suo assetto definitivo, ma come diventerà, e puntando su che cosa riuscirà a svilupparsi, quello sta proprio ai territori stabilirlo. «Quello di oggi - sottolinea Erriu - è un ulteriore incontro con i sindaci, un confronto sulla volontà del territorio di procedere ad un'aggregazione chiamata a gestire meglio i servizi, le funzioni in forma associata, le politiche di sviluppo e gli strumenti per il governo delle politiche in ambito rurale (come i Gal) e quelle in ambito socio-sanitario. Si tratta di fare delle scelte, e la Regione intende farle con i sindaci in modo pianificato e concertato».
Nella foto: un momento dell'incontro
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