«Devo dedicarmi al lavoro, alla famiglia, alla quale ho sottratto tantissimo tempo, il mio è un cambio di testimone»
ALGHERO - La notizia è di quelle rumorose, di quelle che hanno allarmato gli appassionati del pallone nostrano. L’amministratore delegato dell’Alghero Riccardo Giorico, ci ha confermato che «Le imprese che fanno capo alla mia famiglia effettueranno un taglio drastico alle sponsorizzazioni nei confronti della Polisportiva Alghero». Dopo oltre un lustro Riccardo Giorico potrebbe abbandonare la nave giallorossa. A distanza di un anno dall’abbandono di Giuseppe Sechi, patron della “Sisa”, anche Riccardo Giorico e le imprese di famiglia stanno per lasciare l’Alghero calcio.
Giorico perché lascia l’Alghero?
«Perché dopo sei anni di impegno economico, personale e fisico, ho deciso di disimpegnarmi e di dedicarmi di più alla famiglia».
Il futuro dell’Alghero si tinge di nero…
«Ma non c’è di che preoccuparsi, l’Alghero è nelle mani di dirigenti capaci che possono fare bene, il mio è un passaggio di testimone».
Un po’ come ha fatto Giuseppe Sechi lo scorso anno…
«Può anche darsi, e sono disponibile a cedere il pacchetto delle mie azioni se qualcuno si fa avanti».
Nell’Alghero chi rimane?
«Rimangono Ezio Pittalis, Corrado Sanna, Mauro Parsani (Foniacom, ndr), Vittore Accardo e tanti altri piccoli azionisti».
Ci sono stati contatti con qualcuno?
«Con nessuno. La mia è una decisione presa ieri dopo averci pensato a fondo».
Qualche cocente delusione alla base del ritiro?
«Nessuna delusione. Devo ammettere che ho fatto il pieno di stress, di tensione, ma non c’è stata alcuna delusione, ho vissuto momenti belli e momenti brutti, ma alla base di tutto c’è la stanchezza. Sto per fare un passo indietro. Devo dedicarmi al lavoro, alla famiglia, alla quale ho sottratto tantissimo tempo. Dovrei ringraziare tanta gente, ma i pensiero corre soprattutto ai tifosi del Traumalcoolico e del Nucleo catalano».
Giorico lascia con il vento in poppa, da vincente…
«Non è giusto parlare in questo modo, quando si decide qualcosa bisogna farlo senza suscitare polemiche, e io non voglio far trasparire alcuna vena polemica, perché non ce n’è. Lascio l’Alghero e con orgoglio affermo che è una società stimata e apprezzata da tantissima gente, dirigenti, giocatori, organi Federali. Il nome di Alghero è tornato sul palcoscenico nazionale, e non è poco!».
Giorico ci parli di un errore, che oggi non ripeterebbe…
«Oggi vedo tutto con più esperienza del primo anno di serie D. Noi quell’anno per inesperienza non abbiamo vinto il campionato, e lo si poteva fare intervenendo a Dicembre con piccoli ritocchi, dando una manata per vincere il campionato. Bastava portare ad Alghero una punta da affiancare a Pierotti, trovare un centrocampista alla…Zitolo e il gioco era fatto. Invece siamo rimasti con le mani in mano. Poi abbiamo visto che questo è stato fatto da Goveani con la Nuorese, che accortosi che la squadra poteva volare, ha cambiato in corsa allenatore, ha innestato tre acquisti e ha vinto il campionato ed è andato in C2. Oggi quell’errore non lo commetterei».
Giorico ci saluta, ha il suo “cantiere da seguire” e forse il mare che lo aspetta nel tardo pomeriggio. Riccardo Giorico lascerà, ma non si può nascondere che le risorse impegnate nell’Alghero calcio, sono state davvero importanti. Inutile nascondere che il futuro dell’Alghero è abbastanza fosco, c’è un grosso punto di domanda che riguarda il nuovo vertice societario. Chi prenderà il posto della “Sofingi”? Un rebus non di poco conto, e in questa rovente estate l’Alghero calcio è certo terrà banco, e se volessimo fare il nome di un dirigente che volesse rilanciare l’Alghero, l’unico, che ci viene in mente in questo momento è quello di Corrado Sanna. Un robusto imprenditore, appassionato di calcio, già presidente della Torres di Sassari. Ma sarà così?
Nella foto: Riccardo Giorico
Commenti