Così il Gruppo consiliare di Forza Italia Alghero sulle criticità della sanità locale, in particolare del Centro di Medicina Sportiva
ALGHERO - «Purtroppo piove sul bagnato. L’attività sportiva cittadina, già in fortissima difficoltà per la critica situazione degli impianti sportivi, oggi rischia di sprofondare in una voragine. La cardiologa attualmente in servizio presso il Centro di Medicina Sportiva terminerà il contratto libero professionale il 31 dicembre e dal 31 gennaio il medico sportivo andrà in pensione. Tenendo anche nel debito conto che già le ore di cardiologia a disposizione erano scese a 25 ore settimanali dalle 41 precedenti. Nonostante tutto i numeri del Centro sono straordinari, con oltre 1100 utenti a fronte di oltre 6.000 prestazioni già erogate». Così il Gruppo consiliare di Forza Italia Alghero sulle criticità della sanità locale, in particolare del Centro di Medicina Sportiva.
«A seguito di queste due defezioni professionali il Centro di Medicina Sportiva di Alghero a breve non sarà più in grado di rilasciare in modo tempestivo certificazioni di idoneità sportiva per gli atleti del territorio. Facendo seguito alla nostra interrogazione ribadiamo che il Centro di medicina sportiva di Alghero è l’unico presidio del Nord Sardegna in possesso di tutte le apparecchiature elettromedicali di secondo livello cardiologico in grado di effettuare ecocardiogramma, Holter e prove da sforzo. L'imminente crollo della potenzialità operative del Centro lo farà arretrare alla funzionalità di sei anni fa, e obbligherà le famiglie a programmare per i loro ragazzi visite a pagamento, con tempi spesso disallineati rispetto alle necessità degli atleti» proseguono Tedde e alleati. E concludono: «Riteniamo necessario che il sindaco Cacciotto in tempo reale chieda con forza al Commissario ASL che entrambi i professionisti vengano tenuti in attività presso il Centro con un contratto libero professionale almeno fino a giugno 2026, per poter affrontare le scadenze delle certificazioni agonistiche. Non possiamo permetterci che la chiusura del Centro provochi la riduzione dell’educazione motoria e sportiva della comunità algherese che costituiscono mezzi efficaci di prevenzione, promozione, mantenimento e recupero della salute psicofisica dei cittadini e di crescita delle nostre comunità».
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