Attilio Dedoni, Gianluigi Rubiu ed Ugo Cappellacci hanno commentato la protesta degli agricoltori ed il successivo intervento del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru
CAGLIARI - «Prendiamo atto del fatto che il presidente Pigliaru finalmente si è svegliato e ha deciso che crede all’agricoltura più che a ogni altro settore. Purtroppo è questa la prima volta, da quando si è insediato, che lo sentiamo pronunciare queste parole. Quanto ai fatti, nonostante la sua Giunta sia in carica da un anno e tre mesi, siamo ancora al “lasciateci il tempo di capire quali sono i problemi”». Così, il capogruppo dei Riformatori Sardi–Liberaldemocratici in Consiglio Regionale Attilio Dedoni commenta l’intervento del presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru
[LEGGI] alla manifestazione di protesta organizzata da Coldiretti lungo la Strada Statale 131.
«Intanto, gli agricoltori sembrano aver deciso di “dettare i tempi del rimpasto” al presidente, come si usa dire in questi giorni, ben prima che lo faccia la direzione regionale del Partito Democratico, dando di fatto il benservito all’assessore all’Agricoltura e chiedendo a Pigliaru di farsi carico dei problemi in prima persona - prosegue Dedoni - Finalmente sentiamo parlare di riforma degli enti agricoli. L’Opposizione ha da tempo presentato le sue proposte di legge al riguardo (una di queste è del gruppo dei Riformatori) e stiamo aspettando che vengano messe in discussione, dal momento che l’Esecutivo non si decide a presentare la propria. Solo riformando gli enti, infatti, si potrà mettere ordine nella giungla dei pagamenti e dare alle aziende un sostegno reale nella sperimentazione e nell’innovazione, indispensabile per avere le produzioni di qualità che l’esperienza della partecipazione all’Expo avrebbe suggerito al presidente. Speriamo che la stessa esperienza gli abbia suggerito qualcosa anche su come gestire la partecipazione istituzionale ai grandi eventi promozionali, perché la presenza della Sardegna a Milano è passata finora inosservata».
«La capacità dell’Esecutivo di programmare le risorse è un altro nervo scoperto, perché non si può neanche immaginare che i fondi del Piano di sviluppo rurale vengano impiegati per tappare i buchi creati in altri settori, come i 4milioni che saranno utilizzati per comprare gli scuolabus da dare ai Comuni cui la Regione ha deciso di chiudere le scuole - conclude il capogruppo - Noi vogliamo un rilancio generale delle zone interne della Sardegna, che invece la Giunta Pigliaru sta condannando allo spopolamento e alla desertificazione, e il rilancio deve per forza partire dall’agricoltura, ma non può avvenire se le comunità vengono abbandonate a se stesse: non basta dare soldi alle aziende (cosa che peraltro viene fatta molto male), bisogna creare le condizioni per rendere vivibili le aree rurali e su questo, finora, la Giunta di centrosinistra ha miseramente fallito».
«E’ paradossale che le richieste del mondo delle campagne siano ormai da tempo inascoltate, con penalizzazioni per gli operatori agricoli», incalza il capogruppo regionale di Area Popolare Gianluigi Rubiu, che non esita a sostenere la battaglia delle associazioni agricole che ieri hanno sfilato per le vie di accesso del capoluogo isolano. L’esponente centrista ha partecipato al corteo di protesta dei trattori. «Le aziende reclamano più attenzioni da parte della Giunta Pigliaru sulle vertenze da tempo sul tavolo. Si parte dal rialzo del costo del carburante per l’utilizzo agricolo, con i coltivatori isolani che dovrebbero beneficiare del gasolio a prezzo agevolato. Nulla di tutto questo però. Perché la Regione non ha adeguato il sistema informatico per accedere al sostegno – sottolinea Rubiu – Una tegola in più per gli agricoltori, che non possono ottenere dei vantaggi riconosciuti dalla legge. Non finisce qui. Perché ci sono delle questioni legate al mondo della campagna che vanno immediatamente affrontate. I premi comunitari bloccati. Le risorse limitate. E’ da mesi che la Regione ridimensiona la crisi in atto, senza provvedere ai sostegni per l’agricoltura isolana». Un comparto che si trova sull’orlo del baratro. «In questo contesto sono ancora bloccati i premi che dovrebbero arrivare agli agricoltori, mentre l’agenzia per le erogazioni in agricoltura sta chiedendo dei soldi indietro agli operatori, senza che la Regione abbia ascoltato gli appelli esasperati provenienti dai campi», conclude Rubiu.
«Per un anno e mezzo la Giunta Pigliaru ha snobbato un settore tradizionale della nostra economia», sottolinea il coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci. «Questioni come quella del “refresh”, del costo del gasolio, dell’avvio del microcredito, delle misure contro il sovra-indebitamento e dei pagamenti regionali per il Psr sono vitali per il settore e non possono essere rinviate a data da destinarsi. Finora l’Esecutivo ha tenuto una logica da convegno, accademica, come se gli assessori dovessero tenere una lezione e non avessero invece funzioni e doveri di carattere decisionale. Occorre cambiare completamente atteggiamento e inserire l’agricoltura al centro dell’agenda politica regionale per dare risposte e non solo belle parole».
Nella foto: Attilio Dedoni
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