«Le obiezioni e le istanze formulate dalle associazioni di categoria e dagli enti locali dimostrano che non è solo l´opposizione ad avere delle perplessità sulle efficacia delle azioni previste nella Finanziaria 2015». Lo ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis
CAGLIARI - «Le obiezioni e le istanze formulate dalle associazioni di categoria e dagli enti locali dimostrano che non è solo l'opposizione ad avere delle perplessità sulle efficacia delle azioni previste nella Finanziaria 2015». Lo ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis. «Senza polemica - prosegue Pittalis -, ma con quel senso di responsabilità che chiediamo anche a chi oggi guida la Regione- chiediamo al presidente Pigliaru e all'assessore Paci di valutare la necessità di una manovra correttiva. Anche i dati diffusi dall'Istat - rileva il capogruppo- dimostrano che né il premier Renzi né Pigliaru hanno, per usare un eufemismo, soddisfatto le aspettative suscitate al loro insediamento».
«Ben altre infatti - prosegue Pittalis- sono le azioni da porre in essere sul fronte della scuola e del lavoro, che rappresentavano le principali priorità del programma elettorale del centrosinistra, ma sono state perse di vista in questo primo anno di mandato. Si sono rivelate vane le promesse sulle azioni per i primi cento giorni di governo e nei successivi 265 si è persa perfino la memoria di tali impegni. Tra questi oggetti smarriti ricordiamo in particolare una leggina edilizia, annunciata per la fine di Novembre ed oggi ancora in alto mare, con l'aggravante della mancata proroga del piano casa. Poi ci sono le promesse mantenute, ma alla rovescia: si parlava di azzeramento dell'Irap e invece l'hanno aumentata; sono state promesse azioni forti per la scuola e invece si chiudono le aule nei piccoli comuni.»
«Non vorremmo che, licenziata la Finanziaria, l'attenzione della compagine di Governo fosse nuovamente dedicata ai rimasti e ad una nuova spartizione di poltrone. Inizino a dare risposte a chi, fuori dal palazzo, affronta le intemperie della crisi anziché ai capibastone di partito. Più che cominciamo il domani - ha concluso Pittalis- questa è la Giunta "aspettando Godot".»
Nella foto: Pietro Pittalis
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