Dopo il decreto del Tribunale di Cagliari, che ha condannato l´Azienda regionale per comportamento antisindacale nei confronti dei lavoratori, il consigliere regionale algherese Marco Tedde chiede l´intervento della Giunta Regionale
ALGHERO - Con decreto del 25 gennaio il Tribunale di Cagliari ha condannato la “Laore” per comportamento antisindacale nei confronti dei lavoratori, e l’ha condannata anche al pagamento di 3mila euro «per aver posto in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio della libertà e della attività sindacali». Peraltro, annullando anche un provvedimento del direttore generale diretto ad un lavoratore, ritenuto intimidatorio e con portata plurioffensiva.
«Il grave provvedimento del giudice – dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde - e le censure in esso consacrate devono far riflettere Pigliaru e la sua Giunta sulla opportunità che la riorganizzazione dell’Agenzia venga condotta da un direttore generale che, secondo il Tribunale, ha adottato atti intimidatori e offensivi nei confronti dei lavoratori di Laore e che ha portato alla inquietante condanna dell’ente. Senza peraltro voler fare valutazioni personali sul direttore generale, è evidente che ciò denota un atteggiamento preconcetto e ostile nei confronti dei lavoratori dell’Agenzia e dei loro rappresentanti sindacali».
«Alla luce di questa condanna – insiste l'ex sindaco di Alghero - credo si imponga un immediato “stop” alla riorganizzazione e la immediata sostituzione del direttore generale che avrebbe dovuto gestirla. Se Pigliaru facesse finta che nulla è accaduto di fatto legittimerebbe comportamenti assunti in spregio alla legge e in violazione dei diritti dei lavoratori che hanno portato ad una condanna di Laore. A margine, credo che Pigliaru si dovrà porre il problema del pagamento delle spese legali e della eventuale responsabilità erariale», ha concluso il vicecapogruppo forzista nel Consiglio Regionale.
Nella foto: Marco Tedde
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