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A.B. 29 gennaio 2015
Imu agricola: «non escludiamo nessuna azione per modificarla»
«Ho raccolto le numerose sollecitazioni dei comuni e del mondo delle campagne, concordando con loro sulle ricadute assolutamente negative che ha per la nostra Regione l’applicazione dell’Imu agricola», ha dichiarato l’assessore dell’Agricoltura e della Riforma agropastorale Elisabetta Falchi


CAGLIARI - «Ho raccolto le numerose sollecitazioni dei comuni e del mondo delle campagne, concordando con loro sulle ricadute assolutamente negative che ha per la nostra Regione l’applicazione dell’Imu agricola». Questo quanto dichiarato dall’assessore regionale dell’Agricoltura e della Riforma agropastorale Elisabetta Falchi, che ha aggiunto: «L’istituzione di questa nuovo gravame fiscale rischia di mettere definitivamente in ginocchio un settore già provato da anni di crisi, costringendo diversi imprenditori a chiudere le attività e vendere le terre».

L’assessore ha poi messo in evidenza le difficoltà in cui andrebbero ad incappare gli amministratori dei Comuni interessati dalla nuova tassa. «I sindaci rischierebbero di dover agire in condizioni difficili – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – dovendo gestire in prima linea il malessere dei propri concittadini». In tale contesto, osservano da Via Pessagno, la Giunta e l’Assessorato hanno fatto e stanno facendo tutti i passaggi politici e, ove necessari, giurisdizionali per contrastare un provvedimento così penalizzante per il territorio. «Non escludiamo alcuna strada dove portare avanti la nostra battaglia – ha aggiunto Falchi – ci affiancheremo al grande lavoro intrapreso da Anci Sardegna o a quello rilanciato dai territori, come ha fatto in questi giorni il sindaco di Escolca Eugenio Lai».

Saranno attentamente vagliati tutti i possibili percorsi che «la legge e soprattutto lo Statuto ci consentono di poter utilizzare per raggiungere risultati ragionevoli, nella consapevolezza tuttavia che tali risultati non si ottengono con azioni velleitarie, così come rilanciato nei giorni scorsi dai banchi dell’opposizione con la proposta di legge166, ma con la serietà e la dovuta attenzione che la gravità del problema impone». Un impegno a 360gradi, ribadiscono dalle strutture dell’Assessorato incaricate di seguire la questione, che non esclude il coinvolgimento di tutti i parlamentari sardi nel sostenere una eventuale proposta di legge nazionale.

Nella foto: l'assessore regionale Elisabetta Falchi
Commenti
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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