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A.B. 20 gennaio 2015
Vertenze entrate: 300 mln per gli Assessorati
La Giunta Regionale si prepara a spendere i primi 300milioni di euro degli arretrati pagati dal Governo nazionale


CAGLIARI - La Giunta Pigliaru si prepara a spendere i 300milioni di euro incassati venerdì scorso dallo Stato come acconto degli arretrati 2010-2014 nella vertenza entrate: entro lunedì 26 gennaio, tutti gli Assessorati dovranno rendicontare all'Assessorato Regionale della Programmazione l'importo dei propri residui passivi, ovvero le promesse di pagamento mai onorate, individuando al tempo stesso le priorità sulle quali intervenire immediatamente. Una volta raccolte le singole relazioni, l'assessore Paci le riporterà in Giunta per aprire la discussione politica che porterà in tempi rapidi alla individuazione finale e definitiva degli stanziamenti. L'ha deciso oggi l'Esecutivo, approvando la delibera con gli atti di indirizzo applicativo dell'esercizio provvisorio di bilancio per i primi due mesi del 2015.

I 300milioni arrivati da Roma, i primi che la Sardegna riesce ad incassare dall'apertura della vertenza nel 2010, sono tutti soldi immediatamente spendibili. Ed a questi, seguiranno a stretto giro 318milioni di euro di fondi europei “Fesr” e “Fse”, soldi già spesi e che dunque, una volta restituiti dall'Europa, saranno immediatamente nella disponibilità delle casse regionali, ed altri 330milioni di arretrati dovuti dallo Stato, cifra che non è sotto contenzioso dunque sarà erogata a breve. Si arriva così a quasi un miliardo di euro, soldi non finalizzati quindi senza vincolo di spesa, ovvero gran parte dei residui passivi della Sardegna.

«Stiamo correndo senza perdere neanche un minuto, perché vogliamo dare subito risposte a tutti coloro che da tanto tempo aspettano i pagamenti dovuti e sollievo alle categorie più bisognose - spiega l'assessore Paci - Questo significa che quei 300milioni ci sono e sono disponibili da subito, soldi già fuori dal vincolo del patto di stabilità e che utilizzeremo per il sociale, per la cultura, per l'ambiente, per il lavoro, per le borse di studio universitarie e in generale per l'istruzione, solo per citare alcuni esempi. E non è finita, perché con i circa 650milioni che arriveranno nelle prossime settimane fra fondi europei e nazionali riusciremo a ridurre notevolmente i residui passivi. Questi - conclude il vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna - sono fatti, sono risposte concrete alle richieste della società sarda».

Nella foto: il vicepresidente regionale Raffaele Paci
Commenti
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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