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A.B. 8 gennaio 2015
Editoria: «Primo passo per adeguamento del settore»
«Nell´epoca del digitale e del giornalismo on line, che interessa soprattutto giovani professionisti, serve una revisione profonda. Mi auguro che ciò avvenga nel più breve tempo possibile», ha dichiarato l´assessore regionale Claudia Firino. «Voto favorevole per pluralismo, autonomia e lavoro», sottolinea il forzista Pittalis


CAGLIARI - «Si tratta del primo passo verso l'adeguamento a un mondo editoriale ormai diverso da quello contemplato dalla Legge 22. Nell'epoca del digitale e del giornalismo on line, che interessa soprattutto giovani professionisti, serve una revisione profonda. Mi auguro che ciò avvenga nel più breve tempo possibile». Questa, giovedì mattina, la dichiarazione dell'assessore regionale Claudia Firino, rilasciata nell'Aula del Consiglio regionale, a proposito della legge sulla Istituzione di un servizio pubblico regionale per l'informazione televisiva locale e per la produzione e diffusione di programmi per la valorizzazione della lingua, della cultura e della identità sarda approvata dall'Aula.

Due i punti principali cui la legge risponde, secondo l'assessore della Giunta Pigliaru: «il dato occupazionale, in quanto la legge tutela la stabilità dei dipendenti del mondo della comunicazione radio-televisiva e apre un importante spiraglio rispetto alla valorizzazione delle professione giornalistica, e la tutela della cultura e lingua sarda, elemento che ha sempre contraddistinto le emittenti regionali che in questi anni hanno grandemente sofferto della crisi del comparto».

«Il sostegno e l’opera posta in essere da Forza Italia per una rapida approvazione della legge sull’editoria è un voto a favore del pluralismo, dell’autonomia e del lavoro», sottolinea Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale. «In un momento di difficoltà economica, il settore dell’informazione non fa eccezione e per questo è giusto alzare un argine contro la furia della crisi, fermare l’emorragia di posti di lavoro e creare le condizioni per un futuro ritorno di quelli persi».

«L’editoria e l’informazione sono fondamentali – prosegue Pittalis - per la crescita dei cittadini, come singoli e come comunità, e rappresentano un irrinunciabile spazio di democrazia. Ciò vale ancor di più per una realtà come quella sarda, che deve avere la possibilità di raccontare sé stessa, di dibattere, rendendo effettiva anche sotto aspetto la propria autonomia e valorizzare la specialità delle sue tradizioni e della sua cultura. Per questi motivi – ha concluso l’esponente azzurro- anche dai banchi dell’opposizione abbiamo dato il nostro contributo costruttivo e il voto favorevole alla legge».
Commenti
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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