Sono passati oltre sei mesi dall’impegno assunto in Consiglio regionale. Su proposta della Giunta la maggioranza bocciò la mozione delle opposizioni che intendeva dare continuità alla battaglia storica per la zona franca integrale portata avanti nella passata legislatura dalla nostra Giunt
Dopo aver abbandonato il prezioso lavoro della passata legislatura per l’attivazione della zona franca integrale della Sardegna, la Giunta Pigliaru non mantiene neanche l’impegno minimo e assolutamente al ribasso che aveva assunto per la pronta istituzione della zona franca di Cagliari e delle altre cinque zone franche nelle aree portuali previste dal D.Lgs 75/98. Sono passati oltre sei mesi dall’impegno assunto in Consiglio regionale. Su proposta della Giunta la maggioranza bocciò la mozione delle opposizioni che intendeva dare continuità alla battaglia storica per la zona franca integrale portata avanti nella passata legislatura dalla nostra Giunta.
In quell’occasione l’Assessore Paci, ebbe la sfrontatezza di dichiarare “La zona franca integrale è un inganno. Abbiamo spiegato perché non era realizzabile e gli scompensi economici e sociali che avrebbe potuto generare. Siamo invece favorevoli all’istituzione di porti franchi o di aree economiche speciali così come previsto D.Lgs 75/98 rimasto finora inattuato…Abbiamo preso contatto con la società Cagliari Free Zone per la creazione di una zona franca nell’area doganale del porto. Siamo pronti a fare altrettanto nelle altre 5 aree indicate dal D.Lgs 75/98…Basta però insistere sulla zona franca integrale concentriamoci su elementi condivisi e realizzabili in tempi rapidi.
Anche per Cagliari va ricordato che era stata la precedente Giunta a creare le condizioni per l’immediata attivazione della zona franca con una serie di interlocuzioni condotte a livello nazionale e regionale che avevano poi portato alla definizione dei rapporti fra la Cagliari free zone e l’Agenzia delle dogane ed alla approvazione e condivisione del piano operativo della zona franca di Cagliari che nella prima fase interesserà una superficie di sei ettari in zona retro-portuale. L’Autorità doganale nel mese di dicembre 2013 aveva dato il nulla osta per il piano operativo. Nello stesso mese di dicembre il noi avevamo inviato all’Agenzia delle Dogane una lettera di messa in mora, nella quale, dopo aver dato atto dell’avvenuto perfezionamento degli accordi operativi con la società Cagliari Free Zone e del sostanziale nulla osta all’attivazione della Zona Franca nel Porto di Cagliari, ribadiva l’invito ad adempiere a quanto disposto dal regolamento CE n. 2562/90 (“Gli Stati membri comunicano alla Commissione le zone franche che costituiscono o che, essendo già costituite, cominciano a funzionare…”). Da allora il silenzio.
Oltre ad avere distrutto quanto fatto per la zona franca integrale, la Giunta Pigliaru spieghi ai sardi se è almeno riuscita a fare dei passi avanti per la zona franca di Cagliari e per le altre cinque zone franche doganali della Sardegna. Se qualcuno pensa o spera che noi ci arrendiamo su questo tema, ha fatto male i calcoli. Il nostro obiettivo era ed è il riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna: non accetteremo né la logica del ribasso né tantomeno il tentativo evidente di mettere in soffitta una battaglia che appartiene a tutti i sardi.
*Consigliere regionale di Forza Italia ed ex presidente della Regione
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