Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia e già presidente della Regione Sardegna, che ha presentato una mozione, sottoscritta dall’intero gruppo azzurro
CAGLIARI - «Buoncammino è della Regione». Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, consigliere di Forza Italia e già presidente della Regione Sardegna, che ha presentato una mozione, sottoscritta dall’intero gruppo azzurro.
«L’articolo 14 dello Statuto – ricorda Cappellacci - non lascia adito a dubbi: la connessione tra il bene e il servizio statale è venuta meno nel momento in cui l’ultimo detenuto ha varcato la soglia della struttura e sono state rimosse anche targhe e bandiere. Ora occorre evitare che lo Stato centrale occupi Buoncammino con altri servizi, che nulla hanno a che fare con la cessata destinazione dell’immobile, al solo scopo di sottrarlo al patrimonio regionale».
«Poiché anche in epoca recente si sono ripetuti, per esempio, subdoli tentativi, da noi respinti energicamente, di riaprire il carcere all’Asinara e di riportarci indietro nel tempo, è fondamentale non abbassare la guardia neppure un secondo. Il futuro dell’ex casa circondariale – sottolinea Cappellacci- non può essere ipotecato con decisioni calate dall’alto e tanto meno con un’ulteriore sottrazione alla fruizione pubblica di uno degli angoli più suggestivi della città. Deve decidere Cagliari, deve decidere – ha concluso Cappellacci- la Sardegna».
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