«Alibi già sentiti un anno fa, ora il Governo faccia la sua parte». Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, replicando alle affermazioni del ministro Graziano Del Rio
CAGLIARI - «Alibi già sentiti un anno fa, ora il Governo faccia la sua parte». Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, replicando alle affermazioni del ministro Graziano Del Rio. «Poiché a distanza di un anno ripropone lo stesso argomento, mi vedo costretto a ripetere al ministro Del Rio la risposta che diedi nel 2013 all’allora ministro Orlando che, sbarcato in Sardegna, puntò il dito contro la Regione e le istituzioni locali per la mancata spesa di 27 milioni per la difesa del territorio: quei soldi sono stati bloccati da Roma, dal meccanismo demenziale del patto di stabilità e dalla rigidità dei ragionieri del Governo».
«Dopo la smentita – ricorda Cappellacci- Orlando abbozzò delle scuse. E a distanza di un anno – prosegue l’esponente azzurro- confermo anche che per altre Regioni del Nord vi è stata una sensibilità diversa. Per quanto riguarda il dopo-alluvione ricordo nei tre mesi in cui noi eravamo alla guida della Regione, la Giunta ha stanziato immediatamente 12 milioni ai quali si sono sommati altri 2 del Consiglio e ulteriori 10 milioni a dicembre. Con l’ultima Finanziaria abbiamo stanziato ulteriori 40 milioni di euro contro il rischio idrogeologico. E’ stata la nostra Giunta inoltre – prosegue Cappellacci- a sbloccare l’annosa questione dell'attivazione del centro funzionale, come definito dalla delibera del settembre 2013 e da quelle successive. Questo ha consentito all’attuale esecutivo regionale di poter concludere il nostro lavoro a pochi giorni dal suo insediamento, per una volta all’insegna di una positiva continuità amministrativa. Il fabbisogno dei territori colpiti, secondo la stima del commissario straordinario, è oltre 650 milioni di euro. Fome quello guidato da Letta, il Governo Renzi, che ha governato nove mesi sui dodici trascorsi dal ciclone Cleopatra, ancora non ha mantenuto gli impegni assunti»
«Sembra quasi che a Roma i Governi che si succedono alla guida del Paese e soprattutto i burocrati utilizzino un manuale su cosa dire dopo le calamità e che al punto uno ci sia scritto di spingere tutte le responsabilità verso le istituzioni regionali e locali per allontanarle da sé . Poiché il ministro Del Rio proviene dal mondo di chi fa politica sul territorio e ben conosce le problematiche vissute da chi guida un Comune o una Regione ed in passato ha dimostrato una sensibilità diversa rispetto ad alcuni suoi colleghi del Governo, auspichiamo che non si adegui all’andazzo degli scaricabarile romani, ma si renda parte attiva affinché l’esecutivo rispetti gli impegni. Se ciascuno farà la sua parte – ha concluso Cappellacci- il sistema dello scaricabarile finalmente sarà archiviato una volta per tutte».
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