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A.B. 17 novembre 2014
Edilizia abitativa: tra tradizione ed innovazione
«Materiali legati alla tradizione della Sardegna, semplificazione normativa, efficientamento energetico, valorizzazione delle aree a vocazione metropolitana e di quelle interne, sono il connubio vincente per far ripartire il settore dell´edilizia in Sardegna. Questo è uno dei punti chiave del disegno di legge in materia di urbanistica ed edilizia che abbiamo aperto al confronto pubblico», dichiara l´assessore regionale Cristiano Erriu


CAGLIARI – «Materiali legati alla tradizione della Sardegna, semplificazione normativa, efficientamento energetico, valorizzazione delle aree a vocazione metropolitana e di quelle interne, sono il connubio vincente per far ripartire il settore dell'edilizia in Sardegna. Questo è uno dei punti chiave del disegno di legge in materia di urbanistica ed edilizia che abbiamo aperto al confronto pubblico». Lo ha dichiarato lunedì l'assessore regionale dell'Urbanistica ed Enti locali Cristiano Erriu, presente al convegno organizzato da Filca Cisl, che ha affrontato il tema della bioedilizia.

Argomenti cari e messi in evidenza dall'esponente della Giunta Pigliaru sono stati il tema della semplificazione burocratica, la necessaria combinazione tra tradizione ed innovazione per ciò che riguarda materiali ed esigenze urbanistiche e la costruzione di un sistema di regole il più possibile condiviso dalle parti interessate. «Il disegno di legge - spiega Erriu - affronta in maniera coraggiosa alcuni temi, come quello dell'uso dell'incentivo volumetrico che serva a favorire processi virtuosi come ampliamenti soggetti però a efficientamento energetico, l'uso di materiali a km zero, e il rispetto della tradizione coerente con l'identità dei luoghi nei quali si opera».

Anche il tema della tutela del paesaggio e del basso impatto ambientale che devono avere gli interventi è stato messo in luce dall'esponente dell'Esecutivo: «La tutela del paesaggio, caro a tutti, non può essere preso come oggetto di contrapposizione tra ambientalisti e operatori del settore. Dobbiamo pensare un'idea di Sardegna unitaria, disegnarla tenendo conto di uno sviluppo sostenibile, sia delle aree interne che delle coste. Penso anche al patrimonio edilizio pubblico, in molti casi ormai inadeguato e sul quale è necessario fare un ulteriore e ancora diverso ragionamento».

Per scrivere le regole, ha detto l'assessore dell'Urbanistica, è necessario creare un processo di pianificazione il più possibile condiviso e che consideri il territorio in un'ottica d'insieme. E in questo ragionamento complessivo non si può non tenere in debito conto il freno burocratico creato dalla pubblica amministrazione. «Abbiamo scritto in maniera attenta quelli che sono i processi di semplificazione burocratica necessari per superare uno dei problemi più gravi e sentiti dagli operatori in campo edile. Dobbiamo dare tempi adeguati di risposta ai cittadini come pubblica amministrazione».

Nella foto: l'assessore regionale Cristiano Erriu
Commenti
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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