Il presidente della Regione annuncia la prosecuzione delle iniziative per la zona franca e l’adozione da parte dell’Esecutivo della delibera di attivazione per la Sardegna. Provvedimenti inutili secondo l´europarlamentare Pd Barracciu, dopo la decorrenza dei termini
CAGLIARI - «Raccogliamo una diffusa volontà popolare, certificata anche dai pronunciamenti di numerosi comuni della Sardegna e ci rivolgiamo a Bruxelles». Così il presidente della Regione Ugo Cappellacci annuncia la prosecuzione delle iniziative per la zona franca e l’adozione da parte dell’Esecutivo della delibera di attivazione per la Sardegna e isole minori circostanti, indirizzata direttamente all’Unione Europea. «La delibera - evidenzia Cappellacci- non solo veicola la volontà popolare, ma fa riferimento al decreto legislativo 75/1998 che dà attuazione all’art. 12 dello Statuto Speciale. La comunicazione - evidenzia il presidente- tiene conto altresì della sentenza della Corte Costituzionale secondo la quale non spetta allo Stato modificare, integrare o dare esecuzione alle norme di attuazione delle leggi istitutive delle Regioni a Statuto Speciale».
«Al contempo – ha aggiunto l’assessore dell’Industria Alessandra Zedda - la delibera prevede di comunicare alle autorità Europee e a quelle Doganali nazionale e regionale la volontà popolare di rendere immediatamente operative sul territorio dell’intera Isola le prerogative già individuate nel regolamento Cee (esattamente il n. 2913/1992 e nel relativo regolamento di attuazione n. 2454/1993, entrambi richiamati nel D.Lgs. n. 75/1998), con una perimetrazione coincidente con i confini naturali dell’Isola e delle sue isole minori circostanti. Tale iniziativa è finalizzata anche alla modifica dell’art. 3 del Regolamento n. 450/2008, visto che inserisce nello stesso articolo il territorio della Sardegna e delle sue isole minori circostanti quale territorio extradoganale dell’Italia, sicuramente omesso per errore materiale, e provvede a pubblicare questa integrazione sulla prossima Gazzetta Ufficiale della Unione Europea». Provvedimenti inutili secondo l'europarlamentare del Pd,
Francesca Barracciu, che fa riferimento al termine ultimo per la presentazione degli emendamenti alla bozza del nuovo codice doganale, fissato al 16 ottobre 2012 e quindi scaduto 4 mesi fa.
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