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Red
29 dicembre 2012
Legge 25: lettera a Cappellacci
Lettera indirizzata al Presidente della Regione Ugo Cappellacci dai Capigruppo di minoranza Gianpaolo Diana, Luciano Uras e Adriano Salis

CAGLIARI - Lettera indirizzata al Presidente della Regione Ugo Cappellacci dai Capigruppo di minoranza Gianpaolo Diana, Luciano Uras e Adriano Salis, suua Legge Regionale N. 25 - Disposizioni urgenti in materia di enti locali e settori diversi. Di seguito il testo integrale della missiva.
Signor Presidente,
come è noto il Consiglio regionale ha approvato lo scorso 17 Dicembre 2012, la Legge Regionale N. 25 - Disposizioni urgenti in materia di enti locali e settori diversi – nella quale sono state affrontate alcune questioni assolutamente importanti relative alla prosecuzione di funzioni e attività pubbliche e alla proroga dei contratti di diverse migliaia di lavoratori impegnati in tali funzioni e attività.
Vanno citati, a titolo di esempio, i lavoratori socialmente utili che operano in servizi esternalizzati degli Enti locali, i lavoratori dei CSL, CESIL e Agenzie di Sviluppo, i lavoratori del parco geo – minerario, occupati in attività di bonifica e manutenzione conservativa, i lavoratori dei Beni culturali e delle Biblioteche comunali, e altri soggetti interessati da piani di stabilizzazione o da procedure di esodo.
Le norme che hanno tutte carattere d’urgenza, soprattutto quelle finalizzate al mantenimento al lavoro di personale in scadenza di contratto al 31/12/2012, richiedono un intervento deliberativo da parte della Giunta Regionale. Deliberazioni che la Giunta dovrebbe adottare, coerentemente con le finalità delle disposizioni legislative, entro la fine dell’anno. Deliberazioni che dovranno essere successivamente trasmesse o il cui contenuto dovrà essere comunicato celermente, anche alle amministrazioni locali e agli organi esecutivi interessati.
Signor Presidente, nel rammentare tutto questo, chiediamo a Lei il necessario impegno perché lo sforzo unitario, responsabilmente bipartisan, espresso dal Consiglio Regionale tutto, in occasione dell’approvazione della predetta legge 25 non vada vanificato e perché i lavoratori interessati (diverse migliaia) possano – nonostante le difficoltà che attraversano – guardare con maggiore serenità l’avvento dell’anno nuovo.
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