Non passa nemmeno quella sul referendum che avrebbe chiesto al popolo sardo di esprimersi sull´indipendenza. Le dichiarazioni del segretario nazionale Colli
CAGLIARI - Bocciata dal Consiglio regionale, con due votazioni differenti, la mozione sull'indipendenza della Sardegna presentata dal Psd'Az. Il primo dispositivo che proclamava l'indipendenza dell'Isola è stato respinto con un'ampia maggioranza (31 no, 17 sì e 9 astenuti tra cui i presidenti di giunta e consiglio), mentre il secondo, che sollecitava il popolo sardo di esprimersi sull'indipendenza con un referendum, non è passato per un voto (25 sì, 26 no e due astenuti).
«Dobbiamo purtroppo registrare che per alcuni consiglieri regionali vale maggiormente l’obbligo di difendere la formale unità della Repubblica italiana che quella nazionale del Popolo sardo, come chiaramente dimostrato dalle eccezioni sollevate – ha commentato il segretario nazionale del partito Giovanni Angelo Colli – al fine di negare il diritto del Popolo sardo di esprimersi liberamente attraverso lo strumento democratico del voto».
Ma per il segretario, si tratta comunque di un risultato positivo poiché «attraverso la mozione è stato segnato molto chiaramente il perimetro entro il quale intendiamo portare avanti il processo di indipendenza della Sardegna, che non potrà in nessun caso prescindere dall’effettivo e profondo coinvolgimento di tutti i sardi ed ancor prima da una condivisione politica, che sia la più ampia possibile». I lavori sono stati aggiornati a questo pomeriggio (giovedì), alle 16.30, per l'esame del disegno di legge sull'esercizio provvisorio, mentre di mattina si riunirà la commissione Bilancio per l'esame preliminare del testo.
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