Fine settimana di pulizia nel Parco di Porto Conte. Pista ciclabile e Punta Giglio più puliti grazie alle guide esclusive del Parco e al gruppo scout Agesci Alghero 1
ALGHERO - Da lunedì sono più pulti due dei percorsi naturali del Parco naturale regionale di Porto Conte più gettonati: il sentiero di Punta Giglio – Bramassa e lo spiazzo lungo la pista ciclabile da cui si accede al sentiero verso Monte Palmavera. Questo grazie all’impegno straordinario delle guide esclusive del Parco di Porto Conte e dell’Ente Foreste della Sardegna aderenti alla coop Exploralghero e al gruppo scout Alghero 1 Agesci.
Un'operazione svolta a margine delle attività previste per la giornata francescana scout, ma che si è rivelata davvero produttiva visto che sono stati raccolti oltre due camion tra rifiuti plastici, ferrosi e vetro. Le guide esclusive del Parco di Exploralghero, invece, con l’ausilio dell’Ente parco si sono concentrate su un area sensibile recentemente trasformata in discarica, peraltro nei mesi scorsi messa sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. L’area che si trova nei pressi dell’accesso al sentiero per monte Palmavera nel tratto finale della pista ciclabile è stata ripulita dai rifiuti meno pericolosi. Purtroppo il mucchietto di eternit per ragioni di sicurezza non è stato rimosso.
Occorrerà un intervento di una ditta specializzata che si spera l’Agenzia Laore, titolare del terreno, o il Comune di Alghero, individuino in fretta al fine di evitare altri sversamenti. Le guide hanno poi ripulito anche il percorso della pista ciclabile anche se molto è rimasto lungo la cunetta che costeggia la strada statale 127bis che ovvie ragioni legate alla sicurezza non si è potuto intervenire. L’azione di pulizia svolta dalle guide Exploralghero rientrava tra l’altro nel weekend "Puliamo il Mondo" di Legambiente.
«L’opera di volontariato svolta dalle guide e dagli scout - spiega il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale -rappresenta un ulteriore testimonianza di amore e rispetto del territorio e dell’ambiente da parte di chi li vuole vivere intensamente e goderne gli aspetti più peculiari e da parte di chi vuole raccontarli e farli vivere anche ad altri. Luoghi che dovrebbero essere rispettati da tutti e che invece purtroppo molte volte vengono utilizzati come la spazzatura di casa propria con inevitabili ripercussioni nel medio e lungo termine per la nostra stessa salute».
Nella foto: il gruppo Scout che ha partecipato all'iniziativa
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