Priorità per i temi oggetto dei quesiti referendari (Province, Costituente, abolizione dei consigli di amministrazioni negli enti regionali), oltre alle proposte di legge sulla flotta sarda, in materia di sanità, Csl, caccia ed usi civici
CAGLIARI - Nubi scure si addensano nel cielo della Sardegna, con le vertenze economiche che anticipano una crisi forse insuperabile. Lo sa bene la politica nazionale e regionale, incapace, fino ad ora, di invertire un destino segnato dalla disoccupazione giovanile dilagante e dalla mancanza di prospettive reali di sviluppo, con le più importanti aziende in crisi e le industrie sull'orlo del fallimento.
In quest'ottica il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e i rappresentanti dei partiti e dei gruppi consiliari della maggioranza, riunitisi lunedì pomeriggio a Villa Devoto, hanno così affrontato con spirito unitario le questioni relative alle vertenze industriali in corso dando atto allo stesso Presidente ed alla Giunta del proficuo lavoro posto in essere per trovare una soluzione che garantisca il mantenimento dei presidi industriali e dei livelli occupazionali.
Particolare attenzione è stata dedicata alle linee di attuazione del Ppr, in relazione al quale la Giunta sta predisponendo quanto di competenza in raccordo con le strutture del Ministero dei Beni culturali ed in conformità al deliberato del Consiglio Regionale. Sono stati inoltre esaminati i temi che la maggioranza ritiene debbano essere messi all’ordine del giorno in Consiglio Regionale, con priorità per i temi oggetto dei quesiti referendari (Province, Costituente, abolizione dei consigli di amministrazioni negli enti regionali), oltre alle proposte di legge sulla flotta sarda, in materia di sanità, Csl, caccia ed usi civici.
Commenti