Lo chiede, con un documento ufficiale, C´è un´Alghero Migliore, insieme a tutta una serie di modifiche al regolamento del Parco, tra cui il taglio netto degli emolumenti. «Prendiamo atto, con soddisfazione, che anche il Pdl dopo dieci anni di gestione del Parco abbia cambiato posizione»
ALGHERO - Arriva il momento delle scelte nella nuova amministrazione di Centro-sinistra guidata da Stefano Lubrano. E tutti gli occhi rimangono puntati sui delicati assetti di governance delle partecipate comunali, dalla Fondazione Meta - oggi presieduta da Andrea Delogu (Pdl) - fino al Parco Regionale di Porto Conte, il cui consiglio di amministrazione in carica vede Francesco Sasso presidente (Udc), affiancato da Alberto Zanetti (Riformatori) e Angelo Ibba (Pdl). In mezzo rimangono i posti di sotto-governo alla Secal, In House, Area Marina e Consorzio Industriale.
«Prendiamo atto, con soddisfazione, che anche il Pdl dopo dieci anni di gestione del Parco abbia cambiato posizione». Così C'è un'Alghero Migliore valuta l'ultima
posizione del coordinamento del Popolo della Libertà, che per bocca di Mario Conoci e Michele Pais chiede un netto taglio agli emolumenti e una drastica riduzione dei membri dell'assemblea del parco di Porto Conte. Serra e compagni poi, guardano al Parco di Molentargius - che siglato in questi giorni un protocollo d'intesa con l'Area marina protetta di Capo Carbonara per creare una grande e unica area protetta che oltretutto abbraccia più territori comunali - e rilanciano l'ipotesi di intergrazione tra Parco e Area marina protetta, «per promuovere processi di reale tutela e di sviluppo sostenibile».
Il partito di maggioranza, con un documento ufficiale, chiede al consiglio comunale una serie di variazioni: di intraprendere tutti gli atti necessari a determinare il cambiamento, in primo luogo sollecitando presso la Regione la modifica delle norme che regolano la gestione del Parco; di revocare l'attuale Consiglio direttivo e il Presidente, peraltro non più consigliere comunale; di eliminare gli emolumenti del Presidente e dei membri del Consiglio direttivo, sostituendoli con gettoni di presenza, come previsto per i componenti di commissioni extraconsiliari; costituire gli organi del Parco attribuendone al Sindaco la Presidenza pro tempore, per garantire il funzionamento democratico dell'Ente nella fase di transizione.
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