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Red 9 agosto 2012
«Annunci fasulli, Cappellacci si dimetta»
E´ il durissimo commento di Luciano Uras, consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, all´indomani dell´annuncio sui fondi a disposizione per le aree di crisi


CAGLIERI - «Il Presidente non può sfuggire alle proprie responsabilità. E’ ormai evidente il suo fallimento. Non è più tempo di proclami fasulli. E’ il tempo delle dimissioni e del voto. Ancora una volta il Presidente della Regione annuncia interventi straordinari per le aree di crisi. Oltre 342 milioni di stanziamento che nessuno può vedere negli atti deliberativi della Regione, sistematicamente non accessibili nel sito istituzionale che pubblica ormai solo quello che fa comodo».

E' il durissimo commento di Luciano Uras, consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, all'indomani dell'annuncio sui fondi a disposizione per le aree di crisi enunciato dal Governatore Ugo Cappellacci. «Noi sappiamo che delle somme stanziate dall’articolo “5 “ della finanziaria regionale 2012 che contiene gli interventi urgenti “anti crisi” non si è speso un euro. Niente cantieri comunali, niente opere immediatamente cantierabili, niente microcredito a favore di neo-imprese giovanili, tutto fermo».

«Noi sappiamo che sul fronte del confronto col Governo, prima Berlusconi oggi Monti, questo Presidente non ha ottenuto nulla, niente nuove entrate, niente difesa e rilancio del settore industriale, niente sviluppo delle fonti energetiche a basso costo, niente elasticità per la Sardegna sui vincoli di spesa pubblica del patto di stabilità, niente fondi FAS, niente continuità territoriale e sviluppo della rete dei trasporti aerei e marittimi, niente di niente. Si registra, invece, un ritardo pazzesco sulla spesa dei Fondi Comunitari. Abbiamo notizia che del miliardo e 700 milioni di fondi FESR si sia speso solo il 23% , circa 400 milioni. E il sessennio comunitario è alla fine».

«Non bastano una, dieci o cento conferenze stampa per fare di questa Giunta un “buon governo”. Non bastano per contrastare disoccupazione e povertà, recessione e chiusura delle piccole e medie imprese sarde. Solo annunci. E intanto il Consuntivo della Regione per il 2011 dimostra che su 15 miliardi di risorse in Bilancio se ne sono utilizzate meno della metà. Come dire che continuiamo a illudere dando numeri a fantasia. Ricordo al Presidente della Regione - conclude Uras - che i debiti delle società partecipate e controllate dalla Regione sono molto più elevati della promessa di spesa per il rilancio dei territori in crisi che ha fatto nella ultima conferenza stampa, molto più di 342 milioni. Se quanto dichira fosse vero avrebbe già trasmesso gli atti al Consiglio regionale».
Commenti
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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