Assente durante la seduta del consiglio incriminata, il vice-presidente del Consiglio regionale algherese ricorda di essere sempre stato favorevole al taglio netto delle indennità
ALGHERO - «L'esito del referendum deve trovare piena accoglienza nel Consiglio Regionale: il taglio delle indennità di tutti i consiglieri nella misura del 30% che si somma agli altri tagli recentemente applicati dall'Ufficio di Presidenza va in quella direzione».
Lo sostiene il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno, interpellato dall'Ansa. «Il metodo forse poteva essere un altro, con una discussione ampia, alla luce del sole, ma poiché non ero presente l'altra sera in Consiglio regionale, in quanto impegnato in campagna elettorale ad Alghero, non getto la croce sui colleghi: gli assenti hanno sempre torto. Quello che conta però è la sostanza: il taglio degli emolumenti e il rispetto del referendum, senza se e senza ma. Sono favorevole da tempo, inoltre, alla cancellazione di ogni indennità aggiuntiva».
Da ricordare che Mario Bruno aveva chiesto fin dal suo insediamento di rinunciare all'indennità di vicepresidente del Consiglio. Gli uffici della Presidenza gli hanno risposto che non è contemplato dalla normativa, così il consigliere algherese ha
devoluto l'importo in un fondo per le famiglie disagiate della Diocesi di Alghero-Bosa.
Nella foto: Mario Bruno
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