Questa volta a esser premiata è stata la qualità ambientale. Ecco la certificazione Retraparc-Rete Transfrontaliera dei Parchi
ALGHERO - Nuovo riconoscimento per il Parco Avventura “Le Ragnatele” di Alghero, dopo la certificazione UNI EN per la sicurezza ottenuta lo scorso settembre. Questa volta a esser premiata è stata la qualità ambientale, da sempre uno dei suoi capisaldi, per la quale la struttura ha ricevuto venerdì la certificazione Retraparc-Rete Transfrontaliera dei Parchi - declinata localmente in “Rete dei Parchi della Sardegna e della Corsica” - durante l’
evento di presentazione tenuto nella sede del Parco di Porto Conte, alla presenza dei portavoce dei territori di riferimento (Parco Naturale Regionale di Porto Conte, Parco Nazionale del’Asinara, Parco Nazionale di “La Maddalena” e Parco Naturale Regionale della Corsica).
«È un risultato che ci riempie di orgoglio e che premia gli sforzi di questi anni – ha commentato Giuseppe Scala, ideatore e gestore del parco “Le Ragnatele” – in un certo senso siamo stati avvantaggiati nell’ottenimento del marchio perché già in possesso di molti dei requisiti minimi. Ma l’impegno per il futuro è di mantenere la politica ambientale adottata fin dall’inizio e di migliorarne di anno in anno ogni aspetto».
Si tratta infatti di un marchio che nasce con l’intento di favorire la promozione di prodotti e servizi degli operatori in possesso di specifici standard qualitativi (ambientali, sociale ed economici) così da garantire elevati livelli di offerta turistica ai visitatori. Requisiti che vengono assunti e rispettati attraverso l’adozione di misure di controllo e verifica da parte di un ente terzo accreditato per la certificazione.
A oggi sono stati circa una decina gli operatori ritenuti in linea con questi standard. Oltre al parco avventura “Le Ragnatele”, sono stati accreditati anche gli Agriturismo “Il Porticciolo”, “Barbagia”, “La Genziana” e “Sa Mandra”, gli Hotel “Punta Negra” di Fertilia e “Corte Rosada” di Porto Conte, l'Agenzia di viaggi di turismo ambientale “Oikos” di Fertilia, la Società di trasporto marittimo “Mizar” e la società di visite turistiche Asinara “4x4” di Porto Torres. Soggetti che, grazie alla loro esperienza, faranno da apripista ai nuovi operatori che volessero accedere alla certificazione.
“Le Ragnatele”, da parte sua, ha da sempre adottato una politica ambientale di primo livello, a partire dall’illuminazione (tutto il parco è servito da led a risparmio energetico) e dal materiale da costruzione (tutte le installazioni e le strutture sono in legno e non vi è traccia di cemento) fino agli alimenti (tutto quello che si beve e mangia è locale, dal vino alla carne, dal pesce alla frutta) e ai detersivi (tutti “bio” per il lavaggio di stoviglie in vetro e acciaio inox). Persino l’irrigazione è al 100% locale, prevenendo dal consorzio di bonifica, e l’impegno per il futuro è di mantenere la politica assunta cercando di migliorarne di anno in anno ogni aspetto, a partire da una maggiore attenzione nella gestione della raccolta differenziata e dall’introduzione del compostaggio.
«Il lavoro coordinato di tutti gli operatori sotto uno stesso marchio forte, a garanzia di qualità, può contribuire non solo alla buona riuscita della stagione turistica ma anche a spalmare i flussi e ad attrarre turisti durante tutto l’anno – ha aggiunto Giuseppe Scala - Ci aspettiamo che sempre più operatori aderiscano al marchio e che il Parco di Porto Conte si sforzi quanto più possibile di farsi promotore di iniziative che diano il giusto risalto a offerte di qualità come quelle proposte da noi operatori membri. La natura, è vero, fa tanto ma non è tutto. Contano molto i servizi presenti sul territorio e un’ospitalità di primo livello. Tenendo sempre bene a mente che ci si trova dentro un Parco e che l’adesione richiede il possesso di determinati requisiti minimi. L’impegno, dunque, deve essere di tutti».
L’area, un bosco di circa 38mila mq situata tra le spiagge Bombarde e Lazzaretto, inizialmente in totale stato di abbandono, è stata totalmente riqualificata cercando quanto più possibile di non snaturare l’originario contesto ambientale ma di valorizzarne tutti i punti di forza. Parte del Parco Naturale di Porto Conte, è stata riconsegnata alla collettività nel 2009 (l’ingresso è gratuito) e oggi ospita circa 700 pini d’aleppo nonché la vegetazione tipica della macchia mediterranea. Ogni anno tutte le piante sono analizzate da un esperto arboreo e la piantumazione riguarda esclusivamente specie autoctone.
Nella foto: un momento del convegno al parco di Porto Conte
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