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A.B. 14 gennaio 2011
«Finanziaria come Maggioranza: Inadeguata e senza guida»
Ieri, il Centrosinistra ha tenuto una conferenza stampa sull’approvazione della manovra finanziaria regionale


CAGLIARI - «La manovra di bilancio è lo specchio fedele della Maggioranza che governa la Regione: inadeguata, senza guida, pasticciata e confusa». Si è aperta con un duro commento del capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale Mario Bruno, la conferenza stampa convocata ieri mattina dalle rappresentanze politiche dell’intero Centrosinistra, per commentare a caldo la finanziaria approvata mercoledì.

«Attraverso emendamenti di sintesi- ha spiegato Bruno – riguardanti lavoro, imprese ed enti locali abbiamo cercato di migliore una manovra che è giunta in aula con un quadro delle entrate incerto”. Il consigliere del Pd ha sostenuto che la riforma «certifica il disastro della sanità», in quanto lo stanziamento di160milioni di euro «non basterà a coprire un deficit che è pari almeno a 260milioni e che necessiterà, quindi, di altri 100milioni da ripianare con un assestamento». Il Centrosinistra resta quindi in attesa della riforma sanitaria anche se, ha sostenuto Bruno, la «Maggioranza sulla sanità fa solo clientelismo». L’assenza in aula del presidente della Regione Ugo Cappellacci, al momento del voto finale, per il leader del Pd rappresenta «l’assenza di una guida nella Maggioranza», la certificazione che il presidente «non sta svolgendo il suo compito, così come sottolineato anche da alcuni esponenti della Maggioranza». Infine, il Centrosinistra chiederà alla Giunta una programmazione bimestrale perché «non si può campare alla giornata».

Secondo Francesco Sabatini (Pd) «il ruolo responsabile dell’Opposizione, da un lato, ha segnalato le carenze e l’inefficienza della Finanziaria, da un altro, ha permesso di predisporre una contromanovra, invitando la Maggioranza al confronto e consentendole di approvare la Finanziaria entro i termini». Un atteggiamento che dimostrerebbe, ha sostenuto, che il Centrosinistra è pronto a governare la Sardegna. Sabatini ha poi sottolineato i rischi di una Finanziaria che crea «molte illusioni. Occorre tenere presente il vincolo del patto di stabilità che farà sì che molti degli interventi previsti restino lettera morta. Non a caso, uno dei nostri emendamenti, poi bocciato, riguardava la scrittura di un programma di impegni che stabilisse le priorità di spesa, sentito il parere di merito della Commissione Bilancio, evitando così di delegare la scelta interamante alla Giunta». Tra le misure “positive” contenute nella manovra, Sabatini ha sottolineato quelle riguardanti le opere immediatamente cantierabili, «una nostra proposta», le stabilizzazione dei lavoratori precari, i voucher formativi ed i cantieri verdi. Inoltre, ha aggiunto, «abbiamo evitato un taglio imponente di risorse agli enti locali».

Luciano Uras (Comunisti-La Sinistra Sarda-Rosso Mori) ha dichiarato che l’Opposizione non lascerà fare alla Giunta ciò che vuole. «Ci attaccheremo al polpaccio finché non toccheremo l’osso, perché riteniamo inaccettabile che le priorità di spesa siano sempre quelle del privilegio». Ha poi attaccato le scelte della Maggioranza che «sistematicamente ha deciso di spendere per il sistema pubblico riducendo progressivamente l’intervento per il sociale». Infine, ha voluto precisare che l’Opposizione non ha mai usato i toni della destra per attaccare il presidente della Regione, perché «non ce n’è alcun bisogno, in quanto non abbiamo un presidente e sparare contro di lui sarebbe come sparare sulla Croce Rossa».

Adriano Salis (Italia dei Valori), ha invece sottolineato l’intervento dell’Opposizione per la riduzione dei costi della politica nel bilancio regionale, destinando le risorse risparmiate a spese di carattere produttivo. «Si continua inoltre, la riduzione dei residui passivi iniziata durante la scorsa legislatura». Anche Salis ha rilevato le criticità legate al patto di stabilità, sostenendo che a partire da giugno «la Regione non potrà più spendere, quindi è inutile affermare nel Dapef che abbiamo oltre 7miliardi da spendere quando la cifra reale supera di poco i 3miliardi». Sulle possibili manovre per ripianare il deficit sanitario, Marco Espa (Pd) ha evidenziato il rischio di introduzione del ticket, mentre il compagno di partito Chicco Porcu, ha parlato di «norma manifesto sull’istruzione».

In merito allo stato di salute dell’Opposizione, Francesca Barracciu (Pd) ha dichiarato che «non esistono divisioni all’interno del Centrosinistra», Bruno ha parlato di «atteggiamento unitario dimostrato in Consiglio», mentre Salis, elogiando la coesione dell’Opposizione, ha auspicato che lo spirito di collaborazione dimostrato a livello regionale si possa registrare anche a livello nazionale».

Nella foto: Mario Bruno, capogruppo del Pd in Consiglio Regionale
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