Migliaia di emendamenti correttivi, per una manovra che la Minoranza reputa fasulla, senza risorse, priva di idee, indecente e disgustosa
CAGLIARI – «La presentazione di migliaia di emendamenti per correggere una manovra finanziaria fasulla, senza risorse, priva di idee, indecente e disgustosa. Così i gruppi di Opposizione intendono porre rimedio in aula ai documenti finanziari presentati dalla Giunta Regionale. Non si tratta di ostruzionismo, ma di essere consapevoli che la Sardegna ha bisogno di una manovra diversa». Lo hanno ribadito, in una conferenza stampa, tutti i gruppi della Minoranza.
«La pregiudiziale – ha dichiarato il capogruppo del Partito Democratico
Mario Bruno – rimane la battaglia sulla vertenza entrate. Facciamo pesare in Parlamento il voto dei deputati sardi per far valere gli interessi della Sardegna. Ma stiamo preparando anche una contro finanziaria con cui sfideremo il presidente Cappellacci. La manovra presentata dalla Giunta è indecente e deve essere cambiata». Il compagno di partito
Chicco Porcu, ha affermato che non si può parlare di ostruzionismo da parte dell’Opposizione. «Aspettiamo le prossime scadenze della politica nazionale per sapere se ci saranno le risorse che devono essere versate alla Sardegna». Per il consigliere, questa Finanziaria non ha idee né risorse. Sempre per il Pd, Francesca Barracciu ha parlato di bilancio fasullo. «Basta con le prese in giro – ha detto - il disavanzo, soprattutto quello sanitario, va coperto subito».
Anche per
Franco Sabatini (Pd), relatore di Minoranza della manovra che dovrebbe entrare in aula martedì 14 dicembre, la pregiudiziale rimane la vertenza entrate, vertenza che non può essere scissa dal patto di stabilità. «Mercoledì - ha aggiunto l’esponente del Pd - la legge sul patto di stabilità sarà approvata dal parlamento in via definitiva. Quindi, avremo la certezza che le risorse per la Sardegna non ci sono». Per Sabatini, la posizione della Giunta Regionale è “supina” nei confronti del Governo, la Finanziaria è priva di idee e l’Articolo 3 è una presa in giro.
Il consigliere, ha precisato che l’Opposizione chiede che già nella Finanziaria siano inseriti degli interventi specifici e che non si prenda ancora tempo rinviando al collegato. Inoltre, ha chiamato l’assessore regionale Giorgio La Spisa il “Tremonti sardo”, che vuole centralizzare tutto, mentre gli enti locali dovrebbero gestire direttamente i fondi per lo sviluppo. Una delle proposte fatte dall’Opposizione è quella di costituire un fondo per rilanciare le opere pubbliche immediatamente cantierabili. «Sarebbe un modo – ha concluso – per non fare assistenzialismo e per creare sviluppo e occupazione».
Per
Luciano Uras, dei Comunisti–la Sinistra Sarda–Rossomori, questa manovra è fasulla, indecente, disgustosa, piena di furberie, priva di soldi. «Il 14 dicembre – ha detto – la manovra entra in aula e a Roma si voterà la fiducia. Speriamo che subito dopo Berlusconi salga al Quirinale e si dimetta». Il giudizio di Uras sulla Manovra è estremamente negativo. «Il primo fondo che è stato cancellato – ha sottolineato – è il fondo per l’occupazione. Inoltre, la massa manovrabile in questa manovra è pari a zero. Tra sanità (3miliardi e mezzo di euro), spese per il sistema pubblico (un miliardo e mezzo), altri interventi sugli enti locali e su altre leggi tipo la 162, il totale delle spese obbligatorie è pari a 5miliardi e mezzo e la potenzialità di spesa è di circa 6miliardi e 200milioni». Il rappresentante della Sinistra, ha annunciato la presentazione di tremila emendamenti. L’approvazione della manovra entro il 31 dicembre sembra quindi difficile. Infine, per Daniele Cocco, dell’Italia dei Valori, la Finanziaria è totalmente da cambiare. «E’ talmente scarna - ha chiosato - che poteva essere approvata dalla Giunta per decreto».
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