Mario Bruno: «Non si può affrontare la finanziaria non avendo la certezza che le risorse inserite in bilancio, nel quadro delle entrate, siano quelle effettive»
CAGLIARI - «Il Partito democratico chiederà al Presidente Cappellacci di riferire in Aula, prima dell’inizio della sessione di bilancio, sulla difesa della vertenza entrate. Lo ha annunciato il capogruppo in Consiglio regionale, Mario Bruno, nella conferenza dei capigruppo, chiedendo una sorta di pregiudiziale prima dell'avvio dei lavori della finanziaria».
«Non si può affrontare la finanziaria non avendo la certezza che le risorse inserite in bilancio, nel quadro delle entrate, siano quelle effettive. Il governo ci sta prendendo in giro e la Regione non reagisce come dovrebbe. Ora basta: se il Presidente non dovesse decidere di riferire in Aula di sua iniziativa saremo costretti ad utilizzare altri strumenti (come l'art.54 del regolamento) - spiega Bruno - la Sardegna non può, infatti, fare a meno di oltre un miliardo all'anno in una situazione di crisi socioeconomica come quella che viviamo», denuncia Bruno.
Secondo l'esponente dell'opposizione, «lo Stato sembrerebbe non ragionare sull'articolo 8 riscritto, ma si assesterebbe su risorse in linea con quelle disponibili e liberate sulla base del patto di stabilità. Ciò è inaccettabile da ogni punto di vista - ha dichiarato Bruno – perciò oltre al dibattito in Aula e alla forte mobilitazione a Roma accanto alle forze sindacali, economiche e sociali, il Pd seguirà anche la strada della richiesta dell'impugnativa dell'assestamento di bilancio dello Stato per il 2010 e di tutte le altre finanziarie che non contengono le risorse spettanti alla Sardegna. Finora la posizione della Giunta è stata debole e superficiale, persino nel modo col quale è stata affrontata in commissione paritetica, al ribasso e senza un vero indirizzo politico».
«Vogliamo capire se la svolta annunciata dal Presidente Cappellacci - ha concluso Mario Bruno - è solo a parole o se la Giunta intenda agire immediatamente per ottenere le risorse che ci spettano. Per questo è bene affrontare il tema subito in Aula, prima della sessione di bilancio, con la determinazione necessaria per una mobilitazione istituzionale, sociale e popolare senza precedenti».
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