La conferenza, organizzata dall´assessorato regionale della Programmazione, ha avuto come filo conduttore la strada intrapresa dalla Regione di investire risorse umane e finanziarie nella conoscenza, allo scopo di farne una occasione di sviluppo
CAGLIARI - Ha riscosso unanimi consensi la Prima Conferenza Regionale per la ricerca e l'innovazione che, dopo due intensi giorni di relazioni e confronti, ha chiuso i battenti martedì al Teatro Massimo di Cagliari. La conferenza, organizzata dall'assessorato regionale della Programmazione, ha avuto come filo conduttore la strada intrapresa dalla Regione di investire risorse umane e finanziarie nella conoscenza, allo scopo di farne una occasione di sviluppo.
«La Regione – sottolinea il presidente Ugo Cappellacci - intende proseguire con determinazione le politiche di sostegno alla ricerca ed alla innovazione, come illustrato nei lavori della due giorni cagliaritana». «Dobbiamo individuare – precisa Cappellacci - i percorsi operativi nel campo delle biotecnologie, della biomedicina, dei dispositivi medicali avanzati, dell’ICT e delle energie rinnovabili, per favorire adeguate ricadute produttive e territoriali e per creare nuove opportunità per l’impresa e per il lavoro».
Una strada apprezzata, tra gli altri, dal premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier, accolto oggi dal presidente della Regione Ugo Cappellacci e dall'assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, che ha annunciato una possibile collaborazione con i medici sardi nella ricerca e la cura della sclerosi multipla e dell'Alzheimer che nell'isola hanno una forte incidenza. Il Nobel si è reso disponibile per collaborare con la Sardegna nella ricerca su queste malattie. Un bilancio che ha soddisfatto Giorgio La Spisa, assessore regionale alla Programmazione. «La Sardegna – ha detto La Spisa - deve puntare sulle reti d'eccellenza e questa è una provocazione che dovrà essere raccolta da chi fa ricerca ma anche da chi fa politica. La realtà non è neutra ma è oggettiva e dunque occorre che la politica riprenda la sua soggettività. La Regione sta provando a creare ricerca e benessere attraverso un metodo che vuole incrementare. Ci stiamo confrontando con la ricerca per la libertà e l'intelligenza al servizio dello sviluppo».
Nella foto: Cappellacci con Montagnier
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