Dure critiche dall´algherese Mario Bruno: «Questa legislatura è finita meglio dare la parola ai sardi». Subalternità del governo regionale rispetto a quello romano. Devono essere versate nelle casse della Regione un miliardo e 600 milioni in più, ogni anno
CAGLIARI - Scintille a Cagliari nell'aula del consiglio regionale qust'oggi, dove all’ordine del giorno si discute la mozione n. 78 presentata dal centrosinistra, primo firmatario il capogruppo algherse del Partito democratico Mario Bruno, sulla mancata applicazione del nuovo regime delle entrate regionali. Documento illustrato dall’on. Bruno che ha ricordato come il centrosinistra e l'Isola sia fortemente preoccupata dopo gli incontri tra il governo regionale e nazionale.
«Da questi incontri - ha aggiunto - non è emerso nessun fatto nuovo, c’è stata solo la conferma della subalternità del governo regionale rispetto a quello romano. E’ ora arrivato il momento - ha detto Bruno - di difendere gli interessi dei sardi e di ribadire che le norme di attuazione non sono necessarie per procedere alla liquidazione delle somme che lo Stato ci deve erogare».
«L’esigenza di norme di attuazione non trova conferma, l’articolo 8 dello Statuto è immediatamente applicabile. Noi vogliamo, con la mobilitazione, impegnare il presidente della Regione per rivendicare con forza le nostre entrate e per difendere lo Statuto». Bruno è stato molto critico nei confronti dell’operato della giunta Cappellacci: «Questa legislatura è finita – ha ribadito - meglio dare la parola ai sardi. L’unica preoccupazione di Cappellacci è quella di fare un rimpasto».
«Invece è necessaria una mobilitazione istituzionale e sociale», ha rimarcato con forza il consigliere regionale di Alghero. L’on. Bruno ha chiesto alla presidente Lombardo di convocare al più presto una grande Assemblea per far sentire la voce della Sardegna. «Con questa mozione, di fatto, il Consiglio regionale – ha detto ancora l’on. Bruno - inizia la stagione delle riforme dove i sardi devono essere protagonisti perché l’attuazione dello Statuto e il nuovo patto con lo Stato riguarda il futuro del nostro popolo».
Per Bruno, inoltre, è stata sbagliata la scelta della giunta regionale che prima delle ferie, con la manovrina, ha voluto operare tagli per 400 milioni di euro. La priorità - ha aggiunto - è la battaglia sulle entrate non i tagli. Il capogruppo del Pd ha ribadito, in conclusione, che la mozione presentata dal centrosinistra non serve a dividere ma a unire un fronte comune per rivendicare quello che spetta alla Sardegna.
Nella foto: Mario Bruno
Commenti