«Risultano i diversi contatti con il signor Flavio Carboni, nella più benevola delle ipotesi un discusso e discutibile procacciatore d´affari»
CAGLIARI - «Avremmo voluto parlare dello stato di crisi dell'industria sarda, della disoccupazione crescente, delle difficoltà di tanti giovani precari, dei tagli all'università, alla ricerca, all'istruzione, in definitiva avremo voluto parlare del come risolvere i tanti problemi che la Sardegna e i sardi oggi vivono e del come risolvere le tante questioni aperte. Invece siamo costretti a discutere, a causa dei rapporti che il Presidente Cappellacci ha avuto con soggetti coinvolti "nell'affaire eolico", la mozione di sfiducia nei confronti della massima carica del governo regionale».
Così Massimo Zedda, Gruppo Comunisti - La Sinistra Sarda - Rosso Mori, sulla
sfiducia al presidente. «Risultano i diversi contatti con il signor Flavio Carboni, nella più benevola delle ipotesi un discusso e discutibile procacciatore d'affari. Emergono le sollecitazioni, le pressioni, gli incontri segreti, le ingerenze finalizzate alla nomina di persone "fiduciarie" per alti incarichi pubblici».
«E' certo che il Presidente abbia mentito al Consiglio regionale e ai sardi - ha concluso Zedda - negando di aver mai frequentato se non in occasione di dibattiti pubblici coloro che sono coinvolti nell'indagine. Per l'inadeguatezza del Governatore regionale, definitosi "babbeo", le menzogne ma soprattutto per salvaguardare il decoro delle istituzioni autonomistiche chiediamo le dimissioni del Presidente ed elezioni anticipate».
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