Sulla querelle Stato-Regione sul Parco del Gennargentu, intervengono le associazioni ecologiste Gruppo d´Intervento Giuridico e Amici della Terra che rivendicano l´urgenza di una concreta proposta di tutela ambientale e crescita economico-sociale per le zone interne
CAGLIARI - La Giunta regionale nei giorni scorsi aveva annunciato il conflitto di attribuzione sull'inserimento del Parco del Gennargentu nell'elenco aggiornato diffuso dal ministero dell'Ambiente delle aree protette in Italia.
«La legge prevede che l'istituzione del Parco del Gennargentu deve avvenire previa intesa con la Regione. Questa intesa da parte nostra non c'è mai stata - aveva dichiarato Cappellacci - e daremo perciò incarico all'Ufficio legale di sollevare nei confronti del Governo il conflitto di attribuzione».
Sulla querelle intervengono oggi le associazioni ecologiste Gruppo d'Intervento Giuridico e Amici della Terra che parlano di «polemiche pretestuose» su fatti e norme conosciute da tempo, senza, piuttosto «avanzare alcuna seria e concreta proposta di tutela ambientale e crescita economico-sociale per le zone interne».
«No al parco e basta. Questo è l’unico programma politico-amministrativo che vogliono darsi? Quale futuro vogliono? Benissimo, le norme di tutela ambientale già ci sono, mentre si perde un'occasione più unica che rara per far finalmente crescere in modo equilibrato alcune delle zone interne e marginali sarde che ne evidenziano il maggior bisogno».
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