Dopo la distruzione della parte aerea di alcuni lecci nei giardini pubblici, arriva l´interrogazione in consiglio comunale. Qualche settimana fa l´esposto-denuncia in Comune
ALGHERO - Il 1° marzo un dettagliato
esposto in comune sulle discutibili operazioni di potatura praticate su alcuni splendidi esemplari di leccio presenti nei giardini pubblici di Porta Terra, oggi arriva l'interrogazione consiliare protocollata a Sant'Anna dal consigliere del Pd Matteo Tedde. In effetti, le chiome di alcuni alberi sono state completamente azzerate - senza tenere nel debito conto la spece - e questo, oltre al danno per la pianta, comporterà un aggravio di costi per la gestione degli anni futuri.
«Sarebbe interesse della collettività che le piante ornamentali secolari, all’interno di quelli che di solito vengono chiamati polmoni verdi delle città, venissero preservate e curate come si fa per le risorse naturali che sono, per definizione, limitate e non sempre rinnovabili, come nel caso appunto delle piante secolari», aveva sottolineato Ruiu, agronomo, nell'esposto-denuncia.

Matteo Tedde precisa che «la questione preoccupa molto, data la già cronica carenza di spazi verdi e i lunghissimi tempi che si sono resi necessari per ottenere quella piccola oasi di verde, resa ancor più straordinaria dai colori che i lecci ci offrivano. Quegli stessi lecci ora ridotti in condizioni terribili e, aggiungerei, tristissime».
Il giovane consigliere chiede all'amministrazione chi abbia effettuato gli studi agronomici necessari per prendere simili decisioni; se corrisponde al vero che l’Amministrazione comunale intende sostituire la maggior parte delle piante esistenti con palme; se ritiene possibile un intervento e quindi consulenza della facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Sassari o di altre organizzazioni pubbliche che si occupano di problematiche ambientali, al fine di porre rimedio (se ancora possibile) agli evidenti danni procurati.
Nella foto: le potature delle piante ad Alghero
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