Approvato il bilancio di previsione 2010, tante le iniziative e gli investimenti per il governo del territorio protetto di Porto Conte e per creare occasioni di sviluppo socio economico per la comunità del Parco
ALGHERO - Con un voto quasi plebiscitario (22 favorevoli e 2 astenuti) l’Assemblea dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte ha approvato ieri pomeriggio (lunedi) il bilancio di previsione 2010. Un bilancio eccezionalmente corposo, dato che dalla Regione, per l’anno in corso, è stato riconosciuto in finanziamento straordinario di un milione e seicento mila euro. Un robusto contributo mai registrato nell’ultimo lustro di vita del Parco di Porto Conte e che è frutto di un azione forte di rilancio voluta dall’attuale dirigenza guidata dal Presidente Antonello Usai, che ha presentato al consiglio regionale una mole di progettualità e iniziative che sono state favorevolmente accolte ed è stato quindi inserito in finanziaria il finanziamento.
Il 2010 potrebbe essere dunque, l’anno della svolta e della maturità per un area protetta, che in questi ultimi anni, date le esigue risorse finanziarie ha potuto gestire solo l’ordinario e contare solo su risorse ottenute tramite progetti comunitari. Nella sua relazione programmatica il presidente Usai ha illustrato non solo i progetti in corso, ma le tante iniziative e investimenti che si vogliono portare a termine entro l’anno e anche nel lungo termine.
«Con il finanziamento concessoci quest’anno – ha evidenziato il presidente Usai – e di cui ringraziamo la Regione per aver condiviso le nostre ambizioni e progettualità, contiamo di far entrare a regime l’area protetta di Porto Conte. Non solo svolgendo quel ruolo di governo del territorio sottoposto a tutela che ci compente istituzionalmente, ma soprattutto creando quello sviluppo socio economico che la città e la comunità tutta del Parco si attende. E vogliamo partire proprio dal marchio del Parco di Porto Conte. Un etichetta che potrà essere conferita non solo alle produzioni agroalimentari ma anche ai servizi turistici e di supporto che operano nell’area protetta. Il Parco deve diventare realmente quel valore aggiunto all’economia della nostra città».
Nel corso dell'Assemblea di lunedì scorso infatti, è stato licenziato favorevolmente anche il regolamento che disciplina l'uso del marchio Parco di Porto Conte. All’interno del bilancio sono previsti investimenti, non solo per l’attività gestionale della riserva regionale che prevede peraltro compiti di ricerca scientifica e conservazione della biodiversità nonché gestione della fauna con l’avvio della seconda campagna di riduzione dei cinghiali, l’avvio del progetto di ripopolamento dell’avvoltoio grifone, e del falco pescatore, ma anche investimenti sul fronte delle infrastrutture.
«Uno dei progetti che vogliamo lanciare per il quale nutriamo grande ambizione-spiega il presidente Usai- è rappresentato dal laboratorio delle piante officinali. In collaborazione con la facoltà di Farmacia dell’Ateneo di Sassari e con l’Ente Foreste della Sardegna, stiamo puntando a creare nella sede di Casa Gioiosa, una vera e propria officina per l’estrazione dalle piante endemiche e dalle essenze mediterranee di olii essenziali, saponi, profumi ma non solo vogliamo tipicizzare anche la filiera del miele. Tutti prodotti che saranno marchiati Parco di Porto Conte e che potranno essere lanciati sul mercato».
Ma il desiderio più grande dell’attuale dirigenza del Parco, è senza dubbio quella di convincere gli agricoltori delle zone pre-parco ad entrare nell’area protetta. «Un Parco senza la sua componente produttiva rimane monco - ha sempre sostenuto il presidente Usai - e gli imprenditori agricoli devono entrare nell’ordine delle idee che fare parte integrante di un area protetta, significa conferire un valore aggiunto alla proprie produzioni e quindi venderle anche ad un prezzo maggiore a patto che rispettino chiaramente dei disciplinari di qualità e salubrità biologica».
Tra gli altri investimenti significativi figurano il potenziamento dei sentieri naturalistici, della cartellonistica informativa, del centro di educazione ambientale di Casa Gioiosa, il potenziamento della promozione pubblicitaria e naturalmente l’avvio e l’elaborazione degli importanti strumenti programmatori quali il piano del parco e il piano di sviluppo socio economico. Si sta lavorando inoltre, per creare le condizioni per nuova occupazione attraverso l’organizzazione di un corso per imprenditori del turismo ambientale in collaborazione l’istituto di formazione Ifold, finanziato dal fondo sociale europeo, e l’imminente avvio di un corso per guide ambientali esclusive del Parco.
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