Tra le novità annunciate quella del Comune di Alghero: le acque del depuratore San Marco saranno trasferite totalmente per l’irrigazione agricola
ALGHERO - La laguna del Calich, un prezioso ecosistema inserito nel Parco Regionale di Porto Conte, ma soprattutto un straordinaria risorsa ambientale in termini di sviluppo economico e turistico per la città di Alghero. Se ne è parlato ieri, nel corso della conferenza organizzata dall’Ente Parco, per illustrare gli studi scientifici eseguiti dal Dipartimento di scienze botaniche ecologiche e geologiche dell’Università degli Studi di Sassari. Un biomonitoraggio commissionato dalla dirigenza della riserva naturale di Porto Conte, guidata dal presidente Antonello Usai, nell’ambito di specifici progetti e che ha avuto lo scopo di scattare una fotografia attenta sullo stato di conservazione della laguna.
Un sistema assai fragile come lo sono tutti ecosistemi umidi, ma con uno straordinario potere di assorbimento del carico antropico, almeno fino ad oggi. La radiografia, eseguita dall’equipe universitaria di Nicola Sechi, ha infatti messo sì in evidenza luci e ombre sullo stato di conservazione dalla laguna, ma allo stesso tempo ha voluto mettere in risalto lo straordinario potenziale di recupero di un sistema che, se attentamente monitorato e salvaguardato, può rappresentare un modello di corretta gestione dei sistemi umidi.
«A oggi esiste un rischio oggettivo di carico antropico in termini di apporti di nutrienti - ha evidenziato Sechi - ma fino ad oggi il sistema lagunare è stato in grado di tollerarlo. Il fantasma eutrofizzazione delle acque è comunque sempre dietro l’angolo, trattandosi di ecosistemi fragili. Occorre dunque monitorare ma soprattutto evitare che dal bacino imbrifero e quindi dagli affluenti giungano apporti fluviali carichi di fosforo e azoto tali da creare preoccupanti bloom algali o ancora carichi di acqua dolce tali da addolcire eccessivamente lo stagno. Un rischio dunque potrebbe essere rappresentato dagli apporti dei depuratori che versano i reflui depurati sugli affluenti del Calich».
E a tal proposito è intervenuto il neo assessore comunale all’ecologia Antonio Adamo, che ha annunciato un nuovo importante accordo raggiunto con il consorzio di bonifica della Nurra, per il totale conferimento dei reflui depurati nelle condotte di irrigazione agricola. «Il depuratore di San Marco - ha riferito l’assessore - che risulta essere tra i più tecnologicamente avanzati a breve non riverserà neanche un metroquadro d’acqua negli affluenti del Calich, ma l’intero carico d’acqua depurato secondo i più rigidi e avanzati sistemi di filtrazione sarà destinato all’irrigazione».
Una notizia (non nuova in realtà, in quanto già esisteva un
accordo datato addirittura 2007, ma mai reso operativo) che è stata accolta con grande soddisfazione dal presidente del Parco Usai e dallo stesso Sechi e la sua equipe universitaria che ha però rimarcato: «Sebbene stia maturando sempre di più una maggiore sensibilità ambientale e consapevolezza dei rischi - ha spiega Sechi, tra i maggiore esperti di sistemi lagunari in Sardegna - occorre monitorare costantemente il sistema e pensare anche a eliminare gli altri scarichi degli altri depuratori che insistono sul Calich dei comuni limitrofi». La riqualificazione naturale del Calich, è stato detto infine, potrebbe costituire un importante attrattiva per una allungamento della stagione turistica.
E tra le opportunità potrebbe esserci la realizzazione di sentieri birdwatching, ittiturismo, canotaggio, piste ciclabili e su questa linea appare orientato il Parco di Porto Conte in sinergia con l’Amministrazione Comunale. Il presidente Usai, ha infine annunciato che, nell’ambito di uno specifica misura del progetto “Retraparc”, finanziato con fondi comunitari e che mette a sistema i Parchi del nord Sardegna e Corsica, Porto Conte sarà il capofila di un azione volta alla costituzione di un modello di gestione corretta dei sistemi lagunari. Studi e conoscenze che saranno poi trasferiti agli altri parchi e territori dell’isola in cui insistono ecosistemi lagunari.
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