La 5° Commissione “Ambiente e agricoltura” del Consiglio regionale della Sardegna, presieduta dall’onorevole Mariano Contu, ha fatto visita al Parco algherese
ALGHERO - Martedì 26 maggio, la 5° Commissione “Ambiente e agricoltura” del Consiglio regionale della Sardegna, presieduta dall’onorevole Mariano Contu, ha fatto visita al Parco Regionale di Porto Conte. Una missione nell’area protetta regionale del nord Sardegna allo scopo di verificare lo stato di conservazione ambientale, corretta gestione e soprattutto riflettere sulle eventuali criticità. A fare gli onori di casa il presidente dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte Antonello Usai e i due consiglieri d’amministrazione Alberto Zanetti e Angelo Ibba.
Era inoltre presente come titolare del territorio comunale insistente all’interno del Parco di Porto Conte il Sindaco di Alghero Marco Tedde. La commissione regionale giunta intorno alle 12 a Tramariglio ha visitato i locali di Casa Gioiosa, l’ex colonia penale oggi prestigiosa sede del Parco di Porto Conte, apprezzandone l’eccellente riqualificazione e ammirando il centro di educazione ambientale sorto appena un anno fa, i laboratori didattici e quant’altro realizzato grazie ai fondi di un progetto comunitario Interreg. E’ stato poi il sindaco di Alghero Marco Tedde durante l’incontro a sottolineare gli eccellenti risultati raggiunti dall’Ente Parco nell’ambito di una valida sinergia d’intenti con il comune di Alghero nella promozione del territorio ai fini turistici garantendo quel valore aggiunto all’offerta della Riviera del Corallo.
«Alghero vuole diventare e lo sta diventando una vera città ambientale - ha detto il Sindaco Tedde - grazie ai strumenti di pianificazione strategica ma soprattutto alla presenza di un area protetta di grande valore naturalistico e paesaggistico. Grazie a tutto ciò l’offerta turistica della città sta riuscendo a distinguersi nel panorama nazionale ed internazionale. Il Parco però ha necessità ancora di un ulteriore sviluppo e rilancio per farlo uscire da quella visione contemplativa e di territorio museo, e farlo passare ad una dimensione produttiva per l’economia del territorio».
Dello stesso avviso il presidente del Parco Antonello Usai che ha sviscerato non solo gli aspetti peculiari dell’area protetta, ma anche i nodi ancora da sciogliere. «Abbiamo oltre cinquemila ettari di territorio protetto-ha detto Usai - ma allo stato attuale non siamo proprietari di neanche un metro quadro. Esistono quindi delle emergenze ambientali che vanno continuamente monitorate come il caso delle pinete dell’Arenosu di proprietà dell’Agenzia Laore,in stato di abbandono e invase da una parassitosi, per finire ad altre zone in cui insistono insediamenti abusivi che sono inseriti in quadri normativi di alta salvaguardia come zone di protezione speciale e siti di importanza comunitaria. Non dimenticando poi l’enorme risorsa produttiva e ambientale della laguna del Calich che necessità di cure urgenti. Purtroppo le esigue risorse finanziarie negli anni non hanno consentito l’adozione del piano di gestione, strumento indispensabile di pianificazione territoriale di un Parco, che solo quest’anno grazie ad una maggiore attenzione dell’amministrazione regionale riusciremo ad avviare nella sua fase preliminare».
Il presidente del Parco di Porto Conte, insieme al Sindaco di Alghero hanno dunque chiesto un ulteriore sforzo alla Commissione regionale e dell’intero consiglio affinché il Parco possa finalmente decollare sotto il profilo produttivo e preservazione ambientale anche con un trattamento economico di pari dignità con l’altro parco regionale esistente in Sardegna (Molentargius) che anche quest’anno godrà di risorse tre volte superiori a quelle di Porto Conte. Su tale aspetto la Commissione ha espresso condivisione e ha garantito maggiore attenzione verso l’area protetta di Porto Conte.
«Il territorio di Porto Conte - ha spiegato il presidente della 5 commissione Mariano Contu - è patrimonio di tutta la regione. Abbiamo avuto modo di apprezzarne l’eccellente lavoro finora svolto, ma è evidentemente necessario provvedere ad un nuovo rilancio sia in termini produttivi, di immagine e tutela ambientale. A partire dagli spazi istituzionali, Casa Gioiosa, che può disporre e che devono essere ulteriormente potenziati e ottimizzati affinché possano essere resi produttivi e diano autonomia all’Ente stesso». La questione del Parco di Porto Conte e la necessità di un suo rilancio globale rimarrà dunque all’attenzione della Commissione regionale Ambiente ha rassicurato il presidente Contu.
Nella foto la visita a Casa Gioiosa della Commissione regionale
Commenti