Il Consiglio approva la perimetrazione del territorio da conferire per entrare nel Parco
STINTINO - È stato definito un momento storico, perché per la prima volta si è riusciti ad avviare una procedura che potrebbe portare Stintino all’interno del Parco dell’Asinara. Giovedì infatti, il consiglio comunale di Stintino ha approvato a maggioranza la proposta di inserimento del Comune di Stintino nel perimetro del Parco nazionale dell’Asinara, che ora sarà inoltrata al commissario del Parco affinché possa seguire il suo iter, che sarà affiancato anche da incontri e convegni che saranno organizzati dall’amministrazione comunale.
Con la proposta è stata accettata anche la perimetrazione che vedrebbe conferire al Parco alcuni tratti di costa stintinesi in continuità con il resto del territorio, dall’isolotto della torre della Pelosa sino alla torre di Capo Falcone. Quindi il confine segnato dalla strada che porta appunto alla torre di Capo Falcone sino al paese, escluse le aree portuali, passando per la cosiddetta tanca di Stintino, due aree verdi in prossimità del paese.
Ad illustrare la proposta all’assemblea è stato il sindaco di Stintino Antonio Diana, che ha ripercorso la storia degli abitanti dell’Asinara che fondarono Stintino. «Asinara, Stintino, Parco è un legame che parte da lontano – ha detto il primo cittadino – e che arriva ai giorni nostri. Un legame che è sopravvissuto a ignobili tentativi di cancellare la nostra storia, quella dei nostri avi». Diana ha quindi ricordato il regio decreto che nel 1885 istituiva sull’isola dell’Asinara un lazzaretto ed una colonia agricola penale. Con quell’atto, quarnatcinque famiglie stanziali nell’isola, che l’abitavano dal Seicento, furono allontanate dall’Asinara e arrivando sull’isola maggiore fondarono Stintino. «È quindi inequivocabile – ha ribadito Diana – il rapporto che lega la popolazione di Stintino all’isola dell’Asinara da oltre un secolo, di tipo storico, culturale e geografico forte».
Oltre al legame storico, è stato spiegato che geograficamente Stintino è la porta di accesso naturale all’isola dell’Asinara e che la vocazione turistica del paese garantisce politiche di fruizione dell’isola in termini di sostenibilità e tutela delle biodiversità, un valore aggiunto per il parco. Il paese che si affaccia sull’isola parco, inoltre, dispone di un grande patrimonio archeologico, ambientale e culturale che in parte verrebbe conferito al Parco nazionale dell’Asinara. «In questi anni Stintino ha già dato molto all’Asinara – hanno ricordato gli assessori Schiaffino e Mariani ed il consigliere Scano – soprattutto in termini di servizi, accoglienza, parcheggi».
«Parco non significa vincoli, a valere sarà sempre il nostro Piano regolatore generale che stiamo andando ad approvare con il Puc – ha spiegato Diana in risposta alle richieste dei consiglieri di Minoranza – e le aree che stiamo conferendo sono già classificate come super tutelate. Inoltre l’ingresso di Stintino non recherà alcun danno alle attività produttive, in particolare a quella agricola presente nel territorio, anzi potrà essere occasione per avere un prodotto di qualità con marchio del Parco. Si potrà preservare inoltre il patrimonio floro-faunistico».
Di opportunità per il paese ha parlato anche l’assessore Mariani, ricordando che «il conferimento di territorio è indispensabile per entrare nel parco». Una proposta, quella poi approvata, ancora aperta a modifiche e che potrà essere ampliata, anche in un secondo momento, con conferimenti volontari da parte dei cittadini che lo vorranno fare. Per l’assessore Schiaffino, la decisione del Consiglio pone le basi per far scoccare la scintilla tra Stintino e l’Asinara, «un rapporto che sino ad ora – ha detto – è stato di amore non corrisposto».
Commenti