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Red
2 marzo 2017
Teatro: Trainspotting a Cagliari
In programma domani sera, alle ore 21, il debutto al Piccolo Auditorium. Lo spettacolo teatrale degli Artisti Fuoriposto e Makenes Teatro in doppia replica anche sabato e domenica, alle 19 ed alle 21

CAGLIARI – Dopo l’uscita cinematografica del sequel di Trainspotting (tratto dal romanzo Porno di Welsh), i protagonisti del film degli Anni Novanta Renton, Sick Boy, Spud, Tommy, Begbie, Kelly, Swanney e Leslie saranno impersonati da Alessandro Pani, Filippo Salaris, Sergio Cugusi, Francesco Civile, Francesca Saba, Juri Orrù, Anna Murgia e Piero Murenu, che firma anche la regia con Filippo Salaris. Il film cult degli Anni Novanta, che ha segnato generazioni di giovani, debutterà al Piccolo Auditorium di Cagliari, domani, venerdì 3 marzo, alle ore 21, seguito da quattro repliche, fra sabato 4 e domenica 5 marzo, alle 19 ed alle 21 (lo spettacolo è vietato ai minori di quattordici anni ed il prezzo del biglietto è di 14euro).
Il testo Trainspotting, tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh, è messo in scena grazie ad una co-produzione tra le Compagnie teatrali Artisti fuori posto e Makenes Teatro, che dal 2010 si occupano di produzione di spettacoli teatrali, di cinema e di formazione nelle arti sceniche e cinematografiche. Le vicende narrate si svolgono nella periferia di Edimburgo. Spud, Sick Boy e Renton sono tre giovani tossicodipendenti, mentre Begbie è un alcolista violento: ognuno di loro ha un problema di dipendenza e insieme hanno fatto della dipendenza la loro scelta di vita, per non scegliere tutto il resto. “Trainspotting” è questo: uno spaccato squallido, triste e umoristico della generazione “E” (eroina).
Dalla Scozia alla Sardegna, un fil rouge che unisce il disagio esistenziale dei giovani degli Anni Novanta che hanno “perso il futuro” in un baratro fatto di migliaia di piccoli buchi. Disagio che in maniera preoccupante ancora oggi spinge molti ragazzi della nostra isola, appartenenti alla cosiddetta “Millennial Generation”, a seguire le orme dei giovani di vent’anni prima. Proprio nell’era dell’informazione, nella quale le dinamiche e le conseguenze della dipendenza sono ben note, è preoccupante il ritorno all’abuso di droghe pesanti poiché lascia presupporre una scelta fatta con maggior consapevolezza da parte dei giovani. Molti di loro, per gli stessi motivi, prendono ogni giorno la medesima decisione del protagonista, Mark Renton, che così spiega allo spettatore le proprie ragioni: «Scegliete il futuro, scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando hai l’eroina?».
Nella foto: alcuni dei protagonisti
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