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Mariangela Pala
13 dicembre 2016
Da Balai ad Abbacurrente: le novità del Piano litorali
Lo strumento che disciplina le aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative è stato presentato dai tecnici della società Criteria di Cagliari (incaricata dall´Amministrazione comunale di elaborare il Pul), durante la riunione presieduta dalla consigliera Antonella Demelas, che si è tenuta nella sala consiliare

PORTO TORRES - Il Piano di utilizzo dei litorali ha fatto ieri mattina la sua prima apparizione in commissione urbanistica. Lo strumento che disciplina le aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative è stato presentato dai tecnici della società Criteria di Cagliari (incaricata dall'Amministrazione comunale di elaborare il Pul), durante la riunione presieduta dalla consigliera Antonella Demelas, che si è tenuta nella sala consiliare.
Le concessioni marittime possono essere rilasciate per svolgere attività di gestione di stabilimenti balneari, esercizi di ristorazione e somministrazione di bevande, noleggio di imbarcazioni e natanti in genere e per la gestione di strutture ricettive ed attività ricreative e sportive oltre che per esercizi commerciali. Il Pul disegna le possibilità di espansione dei servizi proponendo soluzioni per la fruizione della costa rocciosa per sopperire alla carenza di litorali sabbiosi. «Le competenze del Comune di Porto Torres – spiega la Presidente della Commissione Urbanistica, Antonella Demelas – vanno da Balai ad Abbacurrente ed è in quella zona che si dovrà cercare di integrare le varie opzioni di fruizione, che contemplano sia l'utilizzo delle aree verdi che della fascia costiera».
«Vogliamo creare più servizi - aggiunge l'Assessore all'Urbanistica, Marcello Zirulia - e contestualmente opportunità per imprenditori di un'economia, quella turistica, che deve essere alimentata grazie a precise azioni amministrative». Il progetto prevede nell'area di Balai la realizzazione di una piattaforma balneare per noleggio ombrelloni, sdraio e lettini su pedana lignea, nello specifico nella zona che è stata oggetto di interventi di contrasto dell'erosione costiera. A questa si aggiungerebbero un infopoint, uno spazio ristoro e giochi per bambini nel Parco di Balai, uno spazio panoramico e un'area per noleggio di lettini, ombrelloni e attrezzature snorkeling, mentre nel vicino Parco Chico Mendes vengono ipotizzati spazi di concessione per chiosco e servizi igienici.
Qualche centinaio di metri più avanti, nella zona denominata Il Ponte, il progetto di valorizzazione prevede il posizionamento di tre piattaforme balneari, un punto panoramico, due chioschi e servizi igienici nelle aree del Parco Baden Powell e del Parco Quattrozampe e un punto ristoro lungo la pista ciclabile. Spazi per la piattaforma balneare e per un chiosco potranno essere dati in concessione anche nella piccola insenatura di La Farrizza, che diventerà accessibile anche per i cani. L'ultima pianificazione ipotizzata è quella che riguarda il tratto Abbacurrente/Platamona dove si prevede la realizzazione di una scuola di vela con corridoio di lancio, due punti panoramici, rastrelliere per le bici, aree sosta e spazi per installazioni temporanee e spettacoli.
Il Piano dopo l’adozione prevede 60 giorni di tempo per le osservazioni che potrebbero richiedere una rimodulazione del piano prima della sua approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale. «Lo studio, non appena approvato, ci consentirà di predisporre i bandi per le concessioni. Non appena sarà terminato l'iter burocratico, - ha detto il sindaco Sean Wheeler - che prevede la valutazione oltre che del Consiglio comunale anche di tutti gli enti regionali competenti, potremo dare seguito a quanto preannunciato nel nostro programma, e cioè allo sviluppo turistico di una fetta importante della splendida fascia costiera».
Il consigliere comunale sardista Davide Tellini ha sottolineato che il Pul, «strumento certamente fondamentale per una programmazione turistica della nostra costa esclude, ad oggi, la parte più appetibile e meno esposta dal punto di vista della erosione e del rischio idrogeologico, ovvero il tratto compreso tra la spiaggia della Renaredda e la chiesetta di Balai. Purtroppo la scelta di destinare tali spazi alla giurisdizione della Autorità Portuale certamente non possiamo definirla felice, - precisa - anzi è spesso un muro invalicabile per la gestione costiera a scopo turistico. Poter rientrare nel pieno governo della battigia più pregiata della città, richiede un decreto ministeriale che dovrà essere frutto di una corposa azione politica».
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