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A.B.
10 ottobre 2016
Pigliaru perde i pezzi: il Prc esce dalla Maggioranza
Il segretario regionale di Rifondazione Comunista Giovannino Deriu denuncia «la totale inadeguatezza delle azioni messe in campo dalla Giunta Pigliaru. Il livello di impopolarità raggiunto dalla Giunta Regionale non ha eguali nella storia recente della nostra Isola»

CAGLIARI - «Rifondazione Comunista si sottrae da un umiliante teatrino fatto di agende propagandistiche e di liste della spesa che nella migliore delle ipotesi possono portare ad una girandola di poltrone con un ormai tardivo e inutile rimpasto. Noi ci dissociamo e dichiariamo l'uscita dalla Maggioranza e la rottura totale e definitiva di ogni rapporto fiduciario con questa Giunta dei professori». Con questa dichiarazione, il segretario regionale del Prc Giovannino Deriu ha ufficializzato l'uscita di Rifondazione Comunista dalla maggioranza che sostiene la Giunta Pigliaru in Regione.
«La Sardegna attraversa uno dei periodi peggiori della propria storia autonomistica. La crisi che investe il tessuto produttivo, lo spopolamento delle zone interne, il crescente fenomeno della disoccupazione, la contrazione di diritti fondamentali (studio e salute in primis) costituiscono elementi di un quadro pesantemente regressivo per la società sarda. Osserviamo uno scenario di decadenza che coinvolge in pieno chi governa oggi la Regione proprio quando occorrerebbero scelte politiche improntate a un nuovo modello di sviluppo e a un'idea di Sardegna fondata sulla pace, il lavoro e i diritti. E' necessario un piano di investimenti all'interno di un quadro programmatorio efficace nel breve e nel lungo periodo; non è più tempo di palliativi o di misure tampone utili per l'etichetta della comunicazione istituzionale», dichiara Deriu.
«Il Partito della Rifondazione Comunista, ancora una volta, sente il dovere politico e morale di denunciare la totale inadeguatezza delle azioni messe in campo dalla Giunta Pigliaru. Siamo ormai nella seconda metà della legislatura e non intravediamo il benché minimo segnale che vada nella direzione di uscita dal dramma che vive la nostra terra. Si è totalmente smarrito il carattere di originalità e innovazione su cui si fondava la Coalizione progressista e sovranista che ha vinto le elezioni nel 2014. Il livello di impopolarità raggiunto dalla Giunta Regionale non ha eguali nella storia recente della nostra Isola», insiste il segretario regionale del Prc, sottolineando come «la stessa verifica di maggioranza tra i partiti del cosiddetto Centrosinistra è stata impostata dal professor Pigliaru su basi fragilissime».
Il Partito della Rifondazione Comunista svilupperà ora la propria iniziativa politica di opposizione in ordine alle attività del Consiglio Regionale e nel corpo vivo della società sarda. «Siamo da subito impegnati in un lavoro di informazione capillare a sostegno del no in vista del Referendum costituzionale fissato per il 4 dicembre e formalizziamo pubblicamente l'adesione dei comunisti sardi al “Comitato Sardegna per il No”», conclude Giovannino Deriu.
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