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A.B. 14 settembre 2016
Un nuovo modo di progettare il lavoro in Sardegna
Il Comitato Lavoro, Dignità e Vita illustrerà il suo appello e la sua proposta per una “Legge Regionale per il Lavoro, la Dignità e la Vita”, sabato 17 settembre, alle ore 10, nella sede della Confederazione Sindacale Sarda, in Via Roma 72, a Cagliari


CAGLIARI - Un nuovo modo di progettare il lavoro in Sardegna. Secondo il “Comitato Lavoro, Dignità e Vita” servirebbe una nuova Legge Regionale sul lavoro che affronti dal basso la necessità di una nuova progettazione realizzata dai diretti interessati, i disoccupati, i sottoccupati e coloro che stanno perdendo il lavoro, riuniti in Comitati di Progetti per il Lavoro. Il Comitato propone ai Comuni (in particolare ai piccoli a rischio spopolamento), alla Regione Autonoma della Sardegna ed ai suoi Enti, all’Aspal ed agli esperti di politiche e progettazione per il lavoro, di collaborare insieme per dare una svolta vitale alle politiche del lavoro nell'Isola. Tutti insieme, disoccupati e Comuni tramite i loro delegati per le politiche del lavoro, tutti gli Assessorati Regionali indispensabili per nuove soluzioni e progetti, compresa l’indispensabile formazione ed aggiornamento dei richiedenti lavoro, impegnati a costruire un “Progetto composto da mille progetti”, comunali e territoriali, per creare nuovo lavoro. Ed un ruolo fondamentale lo potrebbe svolgere l’Aspal, tramite i suoi uffici di assistenza per il lavoro.

Sempre secondo il Comitato Lavoro, Dignità e Vita, le imprese pubbliche o partecipate e le imprese con le loro associazioni, i sindacati (indispensabili per la formazione ed il rispetto dei diritti sindacali), gli esperti e le società di progettazione territoriale ed europea, tutti impegnati in termini di volontariato progettuale riconosciuto nei progetti come servizi rendicontabili in base alle spese ammissibili, potrebbero dare vita ad una strategia veramente dal basso (bottom up), di un processo innovativo capace di affrontare la fase contemporanea del passaggio in Sardegna dall'economia lineare a quella circolare. L’invito del Comitato è quindi quello di costituire in ogni Comune un “Comitato per i Progetti per il Lavoro” ed un Coordinamento Regionale di questi Comitati, raccogliendo e rielaborando le idee ed i progetti locali per il lavoro da sviluppare come progetti di settore e di rispetto delle vocazioni produttive di ogni territorio, da presentare a finanziamento secondo nuove norme di sostegno in un’unica legge per il lavoro.

Con l’avvio di processi di riduzione intelligente e costante dell’uso delle risorse naturali, ambientali ed umane, si possono creare in tempi ragionevoli soluzioni di nuovo lavoro indirizzati al riuso produttivo dei territori agricoli, urbani, costieri, collinari e montani nel rispetto dei valori e dei patrimoni disponibili. Un riuso delle materie prime e dei prodotti che hanno completato i loro cicli del consumo, che possono essere riciclati nella misura più ampia possibile e meno inquinante degli spazi vitali destinabili a nuove produzioni e nuovi prodotti che possono rivivere con fasi ulteriori della loro utilità. Un recupero della esperienza comunitaria anche nelle città urbane costiere, dove la vita e la salute vanno garantite con dignità ai lavoratori ed ai cittadini. Risanamenti di aree inquinate e bonifiche di aree dimesse dalle industrie e dall'iniziative militari possono essere restituite a nuova vita, a riqualificazioni urbane e completamenti strutturali nelle dimensioni adatte per le capacità di intervento delle imprese e dei lavoratori.

Ma il Comitato Lavoro, Dignità, Vita non si ferma e punta anche su progetti di lavoro alternativo alle dismissioni, pensando ad un nuovo turismo che sostituisca, se possibile, azioni contro gli esseri umani con operazioni di riqualificazione e valorizzazione dei paradisi perduti. La non compresa tragica situazione del mondo del lavoro e di una parte molto ampia della popolazione sarda, conseguenza di un lavoro dissoltosi in questi ultimi decenni, ha favorito politiche multinazionali e di imprese inefficaci, condizionate da logiche esterne alla comunità sarda ed ai valori isolani, può essere superata non riproponendo un'occupazione per emarginati e sotto occupati nelle nicchie deboli del sistema del lavoro. Per questo, il Comitato illustrerà il suo appello e la sua proposta per una “Legge Regionale per il Lavoro, la Dignità e la Vita” in una conferenza stampa in programma sabato 17 settembre, alle ore 10, nella sede della Confederazione Sindacale Sarda, in Via Roma 72, a Cagliari.



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