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A.B.
21 aprile 2016
Settore lattiero caseario: Falchi a Sestu
«Interprofessione e strumenti finanziari per affrontare criticità mercato e fare salto di qualità», auspica l´assessore regionale dell´Agricoltura

SESTU - «È ora di superare divisioni e pregiudizi, produttori e trasformatori definiscano la costituzione dell'organismo dell'interprofessione: gli strumenti per affrontare la temuta crisi legata al prezzo del latte ovino ci sono, ma occorre affrontare le criticità in maniera aggregata e organizzata. Possiamo fare un salto di qualità e finalmente mettere il comparto al riparo dalle oscillazioni dei prezzi». Lo ha detto questa mattina (mercoledì), l'assessore regionale dell'Agricoltura Elisabetta Falchi, nel corso di un incontro organizzato dal Consorzio di tutela del Pecorino romano al Mercato ortofrutticolo di Sestu, al quale ha partecipato anche l'ex ministro delle Politiche agricole ed ex presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro.
«Ci stiamo incontrando da tempo con tutti gli attori della filiera – ha detto ancora la titolare dell'Agricoltura - Ma i tempi stringono e il comparto ha bisogno di organizzarsi per stabilizzare il mercato, garantire la giusta remunerazione agli allevatori e tutelare gli investimenti dei trasformatori». Il lavoro dell'Assessorato, in collaborazione con quello della Programmazione, «si è concentrato anche sulla costruzione di strumenti finanziari a disposizione dei produttori primari e della trasformazione che possano mettere al riparo dagli eventuali contraccolpi negativi legati al calo del prezzo dei latte». Già la prossima settimana, la Giunta Regionale esaminerà l'istituzione di fondi di garanzia a disposizione dei Confidi: «Questo e altri strumenti strutturati che stiamo mettendo a punto come i mini bond più le risorse per la promozione e l'internazionalizzazione, che sono sul punto di essere sbloccate dopo l'interlocuzione con l'Unione europea, sono a disposizione del comparto per programmare e affrontare al meglio i momenti difficili del mercato», ha proseguito Falchi.
Ma l’interprofessione è la tappa indispensabile per accrescere l’efficacia del pacchetto di strumenti finanziari e dare maggiore efficacia al Piano di regolazione dell’offerta del Pecorino romano Dop, proposto dal Consorzio di tutela ed approvato dopo un iter molto rapido dal Ministero delle Politiche agricole. «La costituzione dell'interprofessione sarebbe un passaggio storico – ha sottolineato l'esponente della Giunta Regionale - Per la prima volta, tutte le componenti della filiera avrebbero la sede naturale e corretta in cui elaborare politiche di produzione e programmazione commerciale per governare il sistema del latte con dati, numeri certi e regole che consentano di affrontare i mercati per ridurre le oscillazioni dei prezzi. Come Regione siamo disponibili ad accompagnare il comparto nel percorso verso l'interprofessione», ha garantito Falchi. L'assessore si è anche soffermata sul rilancio dei prodotti ortofrutticoli, anello debole dell'export agroalimentare sardo: «Dobbiamo aggregare i produttori e costruire reti – ha detto - Il nuovo Psr mette a disposizione importanti risorse per favorire progetti di filiera integrata, ma sono fondamentali anche un sistema di rete e una logistica finalmente moderna per aiutare i nostri prodotti a superare i problemi legati all'insularità e arrivare velocemente sui mercati italiani ed esteri». Quindi, una struttura come quella di Sestu «può essere la sede giusta per il rilancio commerciale delle nostre produzioni ortofrutticole, anche attraverso accordi coi principali mercati del Continente».
Nella foto: l'assessore regionale Elisabetta Falchi
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