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Cor 22:23
Il Palazzo Bompiani si illumina di viola
La Neonatologia e Tin dell’Aou di Sassari ha organizzato una serie di iniziative dedicata alla Giornata Mondiale della Prematurità: Il simbolo della giornata è il colore viola, scelto perché rappresenta insieme fragilità e forza, resilienza e speranza


SASSARI – Anche quest’anno l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari celebra la Giornata Mondiale della Prematurità. Istituita nel 2011 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle nascite pretermine, la ricorrenza è rappresentata anche dai calzini viola, disposti in sequenza. Un’immagine che esprime con immediatezza il dato fondamentale: uno di quei calzini è più piccolo, perché un bambino su dieci nasce prematuro. Il simbolo della giornata è il colore viola, scelto perché rappresenta insieme fragilità e forza, resilienza e speranza: qualità che caratterizzano i piccoli nati prima del tempo e le loro famiglie, impegnate in un percorso lungo, complesso e spesso emotivamente intenso.

Per richiamare l’attenzione di tutta la comunità è stata organizzata dal reparto di Neonatologia e Tin dell’Aou di Sassari una giornata di riflessione presso l’aula magna del complesso didattico dell’Università degli studi di Sassari. «La Giornata Mondiale della Prematurità è un momento prezioso per ricordare quanto sia fondamentale sostenere i nostri piccoli nati prima del tempo e le loro famiglie. – ha dichiarato all’apertura dei lavori Mariantonia Cossu, direttrice della Neonatologia e Tin dell’Aou di Sassari - La Terapia Intensiva Neonatale è un luogo in cui la tecnologia più avanzata si intreccia con l’umanità, con un impegno condiviso da medici, infermieri, ostetriche, psicologi e operatori. Accompagniamo i genitori in un percorso complesso, fatto di paure ma anche di grandi speranze e ogni giorno vediamo quanto la loro presenza sia un elemento terapeutico essenziale».

In seguito alla proiezione di alcuni emozionanti video che hanno raccolto le testimonianze di famiglie di nati pretermine, ha preso la parola Guido Calciolari, neonatologo e neuropsichiatra infantile che ha sviluppato un intervento dal titolo “Gesti semplici, grandi risultati: i benefici della Care sul neurosviluppo”. Il dottor Calciolari ha ricordato come «i primi reparti di neonatologia sono nati negli anni Settanta, quando l’obiettivo principale era riuscire a far respirare un neonato prematuro. Oggi il nostro lavoro guarda non solo alla sopravvivenza, ma alla qualità della vita». Calciolari ha inoltre evidenziato come «gli studi sui bambini prematuri mostrino che alcune fragilità iniziali possono riflettersi sul neurosviluppo, influenzando aspetti cognitivi e comportamentali. Per questo il “care” precoce, la vicinanza e la presenza costante dei genitori rappresentano fattori determinanti».
In seguito, sono intervenute Patricia Posadinu, infermiera del Nido dell’Aou di Sassari con una relazione dal titolo “Tutti i benefici di un contatto: lo skin nell’assistenza al neonato” ed Emanuele Murtas del Servizio di Psicologia Ospedaliera con un intervento dal titolo “Il supporto psicologico alle famiglie in Terapia Intensiva Neonatale”.

«La TIN è un luogo dove nasce una sinergia quotidiana tra operatori sanitari, psicologi, tecnici, volontari e genitori – ha sottolineato Maria Zichi, coordinatrice del Reparto di Neonatologia e Tin - una rete che rende possibile un’assistenza altamente specializzata e umanizzata, riconosciuta come un’eccellenza della sanità regionale». E’ in quest’ottica che anche nel pomeriggio della giornata odierna, sempre nel complesso didattico dell’Università, verranno condivise le esperienze dei genitori. Uno spazio sarà dedicato all’importanza della lettura e i suoi benefici nella Terapia Intensiva Neonatale. Interverranno il Comitato Unicef di Sassari, l’associazione Nati per Leggere e il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas. Interverrà in seguito Mery Tanda, dell’associazione Save the Children di Sassari che farà una relazione dal titolo “Il sostegno alla famiglia nel percorso di cura del neonato prematuro”. Infine, nella serata del 17 novembre il Palazzo Bompiani e Palazzo Ducale saranno illuminati di viola. «L’illuminazione viola del Palazzo Bompiani è un gesto simbolico ma potente: un invito a tutta la comunità a sentirsi parte di questa rete di cura, vicina ai neonati prematuri e alle loro famiglie», ha concluso la direttrice della Neonatologia.
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