SASSARI - «Non c'è la necessità di un nuovo inceneritore in Sardegna, avevamo già fatto i calcoli quando si discuteva di quello di Macomer, non mi sembra che ad oggi la situazione sia cambiata: stiamo andando a incrementare la raccolta differenziata, costruire un impianto nel Nord dell'Isola dal mio punto di vista è poco realistico». Questa la dichiarazione rilasciata all'agenzia di stampa Dire dal consigliere regionale del Pd Antonio Solinas, presidente della Commissione alla tutela dell''Ambiente, sull'ipotesi di costruzione di un terzo inceneritore in Sardegna, dopo quelli di Macomer e Macchiareddu. Il Governo ha stilato una bozza di decreto in cui prevede la realizzazione di dodici nuovi inceneritori in Italia, tra i quali anche uno nel nord dell'Isola. Tra i principali candidati ad ospitare la struttura, Porto Torres o Sassari.

Secondo il consigliere dem, la decisione spetta comunque alla Regione Autonoma della Sardegna, senza “imposizioni” dal Governo centrale: «Se si andrà in quella direzione, spetterà alla Regione prendere determinate decisioni, tramite la valutazione di impatto ambientale - chiarisce Solinas - Comunque, non verrà prodotta in Sardegna nei prossimi sette-otto anni una quantità tale di rifiuti per giustificare un altro inceneritore. Per questo ribadisco: non c'è la necessità».

Sulla stessa linea, il capogruppo di Sel Daniele Cocco: «Lo Stato centrale continua ad imporre delle decisioni senza concertarle, senza condividerle e senza sentire le comunità interessate - chiarisce il consigliere - Tra l'altro, noi ci eravamo espressi, sia con un ordine del giorno, sia con una proposta di legge dove si parla di una moratoria, anche per gli inceneritori esistenti», sottolinea Cocco, che chiederà un incontro all'assessore regionale all'Ambiente Donatella Spano: «Occorre aprire un contenzioso, prima politico e poi tecnico, contando anche che buona parte del Consiglio aveva già espresso il proprio dissenso sulla questione inceneritori».

Nella foto: il consigliere regionale del Pd Antonio Solinas