I lavoratori Meridiana davanti al palazzo della Regione guidano la protesta in Sardegna per l´assenza di lavoro. Oggi si conclude a Cagliari la marcia organizzata dagli Esuberi Meridiana uniti per tutte le vertenze lavoro della Sardegna: chiedono che la Giunta Pigliaru prenda una forte posizione
CAGLIARI – La giornata di oggi vede la conclusione della protesta che ha sentito unite tutte le voci delle vertenze lavoro della Sardegna. Da Olbia a Nuoro, da Tempio a Lula, passando per Bitti e Ardara, questa mattina le magliette rosse Meridiana si sono date appuntamento per un corteo partito da piazza Sant’Avendrace che si è poi fermato di fronte al palazzo della Regione in viale Trento. Lo striscione che apre la marcia dei dipendenti recita: “Unica vertenza, staffetta per il lavoro” sorretto dalle magliette rosse Meridiana ma anche da quelle azzurre e nere degli ex Ros Mary di Siniscola e dai lavoratori di Akhela.
La giornata di oggi è poi continuata con il collegamento in diretta con Olbia col pilota Meridiana Andrea Mascia che, nel suo atto estremo di protesta è ancora sulla torre-faro dell’aeroporto a 35 metri di altezza dal 15 di ottobre scorso. «Una manifestazione - ha detto Mascia - per tutti quelli che perdono il lavoro e che lo cercano. Dobbiamo far sentire la nostra voce sotto il palazzo, i politici devono trovare soluzioni».
Cagliarioggi ha intervistato Alessandro Brandanu, assistente di volo Meridiana di Olbia: «Da quando è iniziata la protesta simbolica di Andrea Mascia e Alessandro Santocchini il 15 ottobre è stato naturale che i lavoratori di altre realtà venissero a portare omaggio alla nostra situazione e noi facessimo altrettanto. L’idea di Alessandro di scendere è legata alla possibilità, che si respira nell’aria, di unire tutte le vertenze, ogni azienda con una sfaccettatura diversa».
L’assistente di volo sottolinea la posizione dei lavoratori Meridiana: «Da noi ci hanno fatto fuori, hanno comprato un’altra azienda al posto nostro e dicono che per noi non c’è più lavoro. La politica ci ha dato solo un appoggio formale: a noi sono venuti a dire che non possono interferire con le scelte aziendali quando poi ci sono esempi di realtà industriali sarde che la Regione ha foraggiato per anni. Ci sono tante discrasie e controsensi. Nel mercato del trasporto aereo oltretutto non c’è nessuna crisi: è la Meridiana che si disfa del fardello dei dipendenti troppo costosi assumendone di altri. Domani a Malpensa ci saranno delle selezioni per personale che ha già il brevetto, quindi già formato per lavorare».
Oggi i lavoratori si trovano a Cagliari per cercare di avere risposte dal Presidente della Regione: «Abbiamo chiesto oggi l’interlocuzione del presidente Pigliaru, continua Brandanu, perchè quella dell’Assessore ai Trasporti Deiana non ci è piaciuta. Ha preso una posizione ibrida un po’ troppo di comodo senza voler disturbare il manovratore che ci sta portando al massacro. La politica deve prendere posizione, ci deve essere una forte imposizione da parte della Regione. Qui invece da una parte foraggia con fondi mascherati le compagnie low cost che lavorano sugli aeroporti di Cagliari e Alghero e dall’altra viene a dire a noi, in accordo con l‘azienda, che ci sarà un programma per ricollocarci. Questa è una grossa presa in giro perchè la possibilità non c’è. Noi siamo fortemente specializzati per fare il nostro lavoro, poi nella vita si impara anche a fare altro, ma la nostra vita è questa».
Nella foto un momento della manifestazione di oggi a Cagliari
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