Inaugurato questa mattina dal Ministro dell´ambiente Gian Luca Galletti il nuovo impianto Matrìca della chimica verde a Porto Torres
PORTO TORRES. «La giornata di oggi rappresenta una pagina simbolica sotto il profilo ambientale non solo industriale e occupazionale, in cui possiamo affermare che l’ambiente non è nemico dell’industria, ma con l’inaugurazione di oggi facciamo capire che è possibile fare buona economia», queste le parole del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha inaugurato lo stabilimento Matrica di Porto Torres, questa mattina alla presenza del sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, gli assessori regionali dell'Industria, Maria Grazia Piras, e dell'Ambiente, Donatella Spano.
A tagliare il nastro del nuovo impianto per la produzione di materiali per la filiera della chimica verde, insieme al Ministro, l’amministratore delegato di Versalis e presidente di Matrìca, Daniele Ferrari e Catia Bastioli, Ad di Matrica. «L’iniziativa di oggi è una sfida, non solo per la Sardegna, ma per tutto il paese, che deve investire in questo settore produttivo per arrivare primi in Europa, perché l’economia verde rappresenta il vero sviluppo dell’economia europea», ha aggiunto il ministro Galletti. «La chimica non è stata sempre un’esperienza positiva, soprattutto a Porto Torres.Dal 1982 ad oggi, da quando è stata affidata ad Eni, l’impianto della vecchia chimica, si sono registrati circa 2 miliardi e mezzo di passivo» - così Daniele Ferrari esordisce nel suo discorso, sottolineando quanto si sarebbe potuto realizzare con quelle risorse andate perdute, che hanno determinato la cassa integrazione per 6 mila lavoratori del petrolchimico. «In 22 mesi (dal maggio 2011 al marzo 2014), in tempi asiatici abbiamo realizzato gli impianti investendo 182 milioni di euro» - ha concluso Ferrari.
Dalla firma del protocollo d’intesa nel 2011, sono stati realizzati due impianti pilota e un laboratorio di analisi, oltre ad un Centro di ricerca Matrìca aperto nel febbraio 2012. «Il valore più grande del progetto sono le persone. La sfida è di collegare la produzione con le materie prime rinnovabili, più salubri e biodegradabili, che si producono in Sardegna» - ha sottolineato Catia Bastioli, amministratore delegato di Matrìca. Il nuovo Impianto è alimentato da oli vegetali (girasole) e risulta composto da 14 sezioni diverse, con il vantaggio che per produrre acido azelaico - sostanza naturale che si trova naturalmente nel grano, nella segale e nell'orzo - occorre seguire un processo a basso impatto.
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