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Sara Alivesi 4 maggio 2011 video
Prima crociera in rada: turismo a picco
E´ la Windsurf, bandiera panamense, poco meno di 200 passeggeri. Seguiranno fino a novembre altri 18 arrivi che confermano il trend negativo della Riviera del Corallo anche nella stagione 2011


ALGHERO - La Riviera del Corallo conferma la valenza turistica monodirezionale, trascurando le potenzialità portuali e affidandosi, quasi esclusivamente, agli arrivi aeroportuali. Questa mattina (mercoledì) è arrivata nel porto di Alghero la prima nave da crociera della stagione: è la Windsurf, bandiera panamense, proveniente da Portovecchio e diretta a Palma di Maiorca. Poco meno di 200 i passeggeri a bordo che, poco dopo le 8, alla spicciolata, sono sbarcati nella banchina Dogana. Una parte ha preferito passeggiare tra le vie del centro storico; altri hanno scelto di visitare i dintorni verso Capo Caccia con dei pullman già organizzati.

Ad attendere l'arrivo della nave anche il Comandante della Capitaneria, Giuseppe Prigigallo, che ai microfoni di Alguer.it ha annunciato altri 4 arrivi nel mese di maggio, fino ad un totale annunciato dall'Autorità Marittima di 19 imbarcazioni (l'ultima il 15 novembre ndr), salvo inserimenti successivi. E c'è da augurarselo, considerato che anche il 2011 sembra confermare un trend negativo per questo settore nella Riviera del Corallo.

Qualche dato: il traffico dei passeggeri è passato da 28.590 unità del 2008 e 39.378 del 2009, agli 11.386 del 2010: oltre 25mila persone in meno, che hanno transitato dalla primavera all'autunno passato in città. Un bilancio che farebbe correre ai ripari per tutelare un segmento turistico che fa della destagionalizzazione il suo punto forte. Lo hanno capito a Cagliari e Olbia dove i numeri si moltiplicano e l'obiettivo è farli crescere di anno in anno, e non miseramente farli crollare come succede da queste parti. L'analisi degli operatori e così semplice da apparire quasi disarmante: i grandi tour operator non se la sentono di investire su Alghero perchè ci sono delle croniche carenze nel territorio.

Da una parte non c'è una programmazione dall'alto; dall'altra è il porto stesso a non essere adeguato. Non scomodando i grandi obiettivi di Piano Regolatore (si attende dalla Regione ndr), ipotesi di estensione a San Giovanni e molto altro; a latitare sono i servizi principali, l'accoglienza e una banchina già costruita ma ancora inutilizzabile almeno per le navi di media stazza. Che poi sono il maggior numero nei giri del Mediterraneo. Non c'è volontà di sviluppo secondo le agenzie specializzate del territorio e i dati ne danno assoluta conferma. Tra gli arrivi previsti quest'anno, infatti, non ci sono novità rispetto al passato, ci si accontenta di quello che arriva senza promozione nè investimento. "Finche la barca va, lascia andare" per restare in tema.
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